24Max: pratiche raccolte + 112% nel I semestre. Su dell’8% i mutui agli under 36

24Max LogoNel 1° semestre 2021 i credit specialist di 24Max hanno acceso 1.849 pratiche di mutuo, per un valore di 239.900.000 euro. Lo ha reso noto la società di mediazione creditizia nel secondo Credit Report trimestrale 2021, precisando che da gennaio a giugno sono state raccolte 1.267 pratiche (+112% sul 2020) per un valore complessivo di 166.200.000 euro. A queste si aggiungono 582 pratiche erogate per un valore di 73.700.000 euro e un importo medio di 126.600 euro.

Nel primo semestre 2021 la rete di 24Max conta 93 consulenti attivi presso corner dedicati in altrettante agenzie di Re/Max Italia con una produzione pro capite media di 2.579.000 euro.

Andamento mercato creditizio: secondo trimestre 2021 e previsioni

Secondo il report trimestrale di 24Max, durante i primi 6 mesi dell’anno il mercato ha riacquistato dinamicità, favorito dalla politica monetaria della Bce che si traduce in condizioni molto distese dei mercati finanziari e del credito bancario. Sta dunque proseguendo la situazione di liquidità e di disponibilità nel concedere finanziamenti dedicati all’acquisto di immobili. Per le famiglie i criteri di offerta sui prestiti per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati, mentre quelli sul credito al consumo sono stati resi più favorevoli. Da segnalare che a fine primo semestre il tasso fisso è intorno all’1,4%, mentre quello variabile si attesta intorno allo 0,75%, con una forbice che si è ampliata notevolmente rispetto al 2020, quando i tassi erano pressoché allineati. “Si tratta di un dato da monitorare con attenzione, in particolare in termini di un possibile cambio di orientamento tra la scelta di mutui a tasso variabile rispetto al tasso fisso, ma che non cambierà la situazione positiva di tassi che continuano a rimanere ai minimi storici”, commenta Riccardo Bernardi, chief development officer di 24Max.

Scenario economico

A livello generale, la ripresa economica in Italia, già lievemente positiva nel primo trimestre del 2021, si è accentuata favorita dall’accelerazione della campagna vaccinale e dal graduale allentamento delle restrizioni. Secondo i dati rilasciati dal Bollettino Economico di Banca d’Italia, il secondo trimestre 2021 si è chiuso con un incremento del PIL superiore all’1%, favorito dalla nuova espansione dell’industria e dal recupero nei servizi. Si stima, inoltre, che questo incremento possa superare il 4% entro fine anno. Si mantiene elevata la propensione al risparmio, che risente ancora di motivi di carattere precauzionale e dell’incertezza occupazionale.

Andamento mercato immobiliare residenziale: secondo trimestre 2021 e previsioni

Le previsioni per il mercato residenziale dei prossimi mesi riflettono il clima di ripresa e fiducia in atto. Dall’analisi realizzata dal centro studi di Re/Max Italia emerge che il numero di transazioni concluse nel primo semestre 2021 è in aumento rispetto agli anni precedenti, confermando il trend ascendente pre-pandemia. Al di là del miglioramento in atto e delle prospettive positive rispetto al 2020, emerge in maniera chiara il cambiamento dei modelli e delle abitudini di vita e di consumo e, con essi, anche l’utilizzo di spazi, abitazioni e uffici. Il mercato della casa è in evoluzione: una trasformazione guidata dalla ricerca di quegli elementi abitativi che si sono rivelati carenti durante la forzata permanenza in casa, portando nuova linfa al settore residenziale. Tra le novità del mercato immobiliare, c’è il Decreto Sostegni bis, che favorirà probabilmente un aumento dei mutui erogati agli acquirenti immobiliari nelle fasce di età 18-24 e 25-34, che monitoreremo nel terzo trimestre. L’ufficio studi di 24Max ha infatti già registrato un incremento dell’8% delle sottoscrizioni di mutui da parte degli under 36, passato dal 21% del primo trimestre 2021 al 30,4% nel secondo trimestre 2021 del transato totale.

Previsioni sulle tipologie di mutuo in ambito residenziale per il secondo semestre 2021

Il mutuo ipotecario rimane il prodotto preferito per i nuovi acquisti. Tuttavia la forbice tra tasso fisso e variabile, che si è ampliata notevolmente proprio nel primo semestre 2021, ha innescato un’inversione di tendenza nella scelta della tipologia di mutuo. Sulla base dei dati di transato raccolti dall’ufficio studi di 24Max, la percentuale dei mutui a tasso variabile è infatti passata dal 16% al 28% e si prevede che tale tendenza possa proseguire anche nella seconda parte dell’anno in corso.

Marco Boidi, head of sales network della società di mediazione creditizia, illustra le ragioni di questa tendenza con un esempio pratico: “Se a fine 2020, per un mutuo di 20 anni dell’importo di 120.000 euro, la rata mensile con tassi fissi e variabili era sostanzialmente quasi identica, oggi varia da 563 euro/mese in caso di tasso fisso, a 538 euro/mese, in caso di tasso variabile. Una differenza di 25 euro mensili che calcolata su una durata di 20 anni corrisponde ad un risparmio di circa 5.000 euro a favore del variabile, sempre che non vi sia in futuro un aumento dei tassi”.

Identikit sociodemografico

Dall’analisi del transato di 24Max, la maggioranza di chi ha richiesto un mutuo nel secondo trimestre 2021 è coniugato (46%), seguono i single con il 42,9% (un dato in crescita del 7,9% rispetto al primo trimestre), di cui il 59% sono uomini e il 41% donne. In calo separati e divorziati, che rappresentano il 7,9%, e i conviventi (2,1%); entrambi registrano una riduzione di quasi 4 punti percentuali. Solo l’1,1% dei casi è rappresentato da vedovi che scelgono di cambiare casa richiedendo un mutuo.

Analizzando il panel per fasce d’età, i dati raccolti da 24Max confermano che il maggior numero di richiedenti appartiene alla fascia 35-44 anni (33,3%). In netta crescita, grazie alle agevolazioni previste dal decreto Sostegni bis, le richieste provenienti da giovani tra i 25 e i 34 anni che raggiungono quota 26,9% (quasi 8 punti percentuali in più rispetto al primo trimestre 2021). In crescita anche la quota relativa nella fascia d’età dei più giovani (18-24), che raggiunge il 3,5%. Le altre richieste si dividono equamente tra la fascia 45-54 per il 17,4% e over 55 per il 18,9%.

L’ufficio studi fornisce anche dati inerenti alla tipologia di contratto lavorativo di chi ha richiesto un mutuo nel corso del secondo trimestre 2021. Come prevedibile, la netta maggioranza (76%) sono lavoratori a tempo indeterminato, seguiti dalle partite Iva (10%), dai lavoratori a tempo determinato (8%) e dai pensionati (6%).

Analizzando complessivamente le pratiche raccolte nel secondo trimestre 2021, oltre il 97,1% si conferma destinato all’acquisto della prima casa. Sfiorano invece il 3%, segnando quindi un lieve incremento, i mutui richiesti per l’acquisto di una seconda casa.