Abf: 17.300 decisioni nel 2022. Aumenta inadempimento intermediari su cqs

Arbitro bancario finanziario Abf LogoNel 2022 l’Arbitro Bancario Finanziario (Abf) ha assunto oltre 17.300 decisioni, in larga misura favorevoli ai clienti. Oltre 17 milioni di euro sono stati restituiti alla clientela. È quanto emerge dalla “Relazione sull’attività dell’Arbitro Bancario Finanziario – anno 2022”, diffusa oggi.

Alcuni dati sui primi tre mesi del 2023

Nei primi tre mesi del 2023 i ricorsi all’Arbitro sono stati oltre 4.100, in diminuzione dell’11% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Sulla dinamica ha inciso la forte diminuzione delle controversie in tema di buoni fruttiferi postali, bancomat e carte di debito e conto corrente, compensata parzialmente dall’aumento dei ricorsi su altre materie quali carte di credito e Sic. La riduzione del numero dei ricorsi su utilizzi fraudolenti (-13%) è in linea con quella dei ricorsi sulla materia dei servizi e strumenti di pagamento e del totale dei ricorsi all’Arbitro.

I ricorsi presentati nel 2022

Il 2022 è stato caratterizzato da una flessione del 31% nel del numero dei ricorsi presentati (oltre 15.400) e da una significativa ridistribuzione delle controversie per materia: è notevolmente aumentato il peso dei ricorsi in tema di servizi e strumenti di pagamento, anche per effetto della maggiore diffusione dei pagamenti digitali. Il contenzioso sui finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio e sui buoni fruttiferi postali, come nel 2021, continua a diminuire in relazione alla complessità del quadro normativo: su queste materie gli intermediari tendono a non adempiere alle decisioni dell’Arbitro e i clienti sono disincentivati dal presentare ricorso.

Servizi e strumenti di pagamento la causa più frequente di ricorso

Nel 2022 le controversie su servizi e strumenti di pagamento nel loro insieme sono risultate quelle sottoposte con maggiore frequenza all’Abf, con oltre 6.300 ricorsi, sebbene si siano ridotte in valore assoluto dell’11%. La cessione del quinto ha continuato a rappresentare la materia prevalente dei ricorsi ricevuti, con una quota di circa il 23% del totale, nonostante il contenzioso si sia più che dimezzato rispetto all’anno precedente; anche le controversie in materia di buoni fruttiferi e postali sono sensibilmente diminuite (-36% rispetto al 2021). Questi andamenti riflettono la dinamica dei ricorsi presentati dai consumatori; l’incidenza di quelli avanzati dai non consumatori è rimasta pari al 5%.

Le decisioni

Lo scorso anno le decisioni dei collegi sono state oltre 17.300, in calo rispetto al 2021 coerentemente con la riduzione del numero dei ricorsi ricevuti. Nel 34% dei casi l’esito è stato favorevole ai clienti con l’accoglimento totale o parziale delle richieste; per il 18% dei ricorsi è intervenuta la dichiarazione della cessazione della materia del contendere per accordo intervenuto tra le parti. Nei restanti casi il collegio ha respinto le istanze in quanto infondate.

Rimborsi alla clientela e tasso di adesione degli intermediari

Secondo quanto riportato nella Relazione sull’attività dell’Arbitro Bancario Finanziario – anno 2022, la complessità del quadro normativo di riferimento connesso con la sentenza Lexitor della Corte di giustizia dell’Unione europea e con la disciplina applicabile ai buoni fruttiferi postali ha continuato a incidere sull’aumento degli inadempimenti alle decisioni dei collegi da parte di intermediari che spesso sottopongono la questione all’Autorità giudiziaria. Al di fuori di queste materie, il tasso di adesione alle decisioni dei Collegi è stato del 92%. Nel 2022 sono stati riconosciuti ai clienti 19,6 milioni di euro (31 nel 2021), di cui 17,3 già restituiti alla clientela.

La durata della procedura

Nel 2022 la durata media della procedura, al netto delle sospensioni, è stata di 120 giorni (in diminuzione rispetto al 2021). La durata è di molto inferiore ai 180 giorni previsti dalla normativa, termine entro il quale si è concluso il 93% dei procedimenti. La durata media al lordo delle sospensioni è stata pari a 140 giorni.

L’uniformità degli orientamenti

La tendenziale uniformità degli orientamenti viene favorita dalla sottoposizione delle questioni più rilevanti al collegio di coordinamento nonché alla conferenza dei collegi, importante forum di discussione. “Resta in ogni caso fondamentale l’analisi condotta dai singoli collegi sulle concrete fattispecie sottoposte alla loro attenzione sulla base della documentazione prodotta dalle parti. Con l’utilizzo di tecniche di machine learning e text mining nel procedimento ABF – attualmente allo studio nell’ambito del progetto AbefTech, il cui avvio è previsto per la fine del 2023 – verrà agevolata la ricerca di decisioni su casi analoghi, attraverso l’individuazione tempestiva dei precedenti e di eventuali contrasti tra gli orientamenti dei Collegi, migliorando così il servizio offerto ai clienti”, si legge nel rapporto.

La collaborazione con gli altri organismi Adr

In attuazione del protocollo d’intesa siglato nel marzo 2020 tra la Banca d’Italia e la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), è continuato il confronto tra l’Abf e l’Arbitro per le controversie finanziarie, per prevenire l’insorgenza di conflitti interpretativi o incertezze nella delimitazione delle rispettive competenze. È proseguita inoltre la collaborazione con l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), in vista della costituzione dell’Arbitro Assicurativo, anche attraverso scambi lavorativi tra il personale della Banca d’Italia e quello dell’Ivass stesso.

Il confronto con la magistratura

Gli orientamenti espressi dall’Abf hanno continuato a essere oggetto di interesse da parte dei giudici ordinari, oltre che del mondo accademico. Il confronto con la magistratura si è rafforzato, grazie alla proficua collaborazione con la Scuola superiore della magistratura su questioni oggetto di comune interesse.

La cooperazione internazionale

Il 2022 è stato un anno di intensa cooperazione anche sul piano internazionale. Oltre alla consueta partecipazione alla rete Fin-Net istituita presso la Commissione europea – che rappresenta un’importante sede di confronto tra l’Arbitro e gli altri organismi Adr europei attivi nel settore bancario, finanziario e assicurativo – è stato organizzato un convegno internazionale cui hanno partecipato diversi ADR e autorità di tutela operanti in Europa e negli Stati Uni