Abi, al via “Supervision, risks & profitability”. Gianfranco Torriero: “No alla deregolamentazione, ma favorire semplificazione per crescita sostenibile”

Abi Banche Logo BuonoPrende il via oggi a Milano la XXV edizione del convegno “Supervision, Risks & Profitability”, l’incontro annuale promosso dall’Abi (Associazione bancaria italiana) per approfondire i cambiamenti nel quadro normativo bancario europeo e individuare le principali criticità da gestire per scongiurare ricadute negative sull’economia.

La volatilità dei mercati si inserisce in un contesto in cui digitalizzazione, i nuovi rischi, la concorrenza non bancaria, i disequilibri demografici e le sfide ambientali non sono episodi, ma elementi strutturali. In questo scenario, l’esperienza della pandemia ha rafforzato la consapevolezza dell’importanza di un’azione da parte delle istituzioni coordinata, resiliente e proattiva, per dare maggiore certezza a tutti gli operatori economici, tra cui, le banche – ha dichiarato il vice direttore generale vicario Gianfranco Torriero, intervenendo alla sessione plenaria di apertura -. Con il pacchetto normativo che aggiorna il regolamento e la direttiva sui requisiti patrimoniali relativo alla centralizzazione delle informazioni prudenziali degli istituti bancari (Capital Requirements Regulation e Capital Requirements Directive), e i tanti mandati dell’Eba il mosaico normativo europeo si arricchisce, ma al prezzo di una complessità che rischia di compromettere l’efficienza. Mentre l’Europa accelera, Stati Uniti e Regno Unito si muovono a velocità diverse. Basilea 3+ sarà applicata in UK dal 2027, mentre negli Usa non c’è ancora una data certa. La mancanza di allineamento genera un contesto asimmetrico, in cui le banche italiane ed europee rischiano di trovarsi più esposte a vincoli senza benefici equivalenti in una posizione di svantaggio competitivo. Da qui l’appello a una vera armonizzazione, anche nella supervisione”.

Il messaggio di fondo per Torriero è chiaro: “Serve meno burocrazia, non meno regole. L’eccessiva stratificazione delle norme e l’incertezza dei tempi di applicazione generano inefficienze che si riversano direttamente sulla capacità delle banche di sostenere l’economia. È urgente una semplificazione non solo tecnica, ma anche concettuale: più chiarezza, meno adempimenti, più proporzionalità e meno carta.  In linea con le sfide che orientano la sua attività, l’Abi si posiziona come interlocutore attivo, elaborando proposte e osservazioni per assicurare un’applicazione coerente e proporzionata delle regole”.

In seguito alla sessione plenaria di apertura, la due giorni di lavori proseguirà con un programma di workshop, dibattiti e approfondimenti condotti da esperti del settore, focalizzati su temi di stretta attualità: dall’attuazione della fase finale delle riforme di Basilea 3 all’analisi delle linee guida dell’Eba, fino alle nuove sfide digitali che il settore bancario si trova ad affrontare, come la cyber security e la gestione dei dati.