I volumi di spesa previsti dalle banche per la sicurezza informatica sono passati dal 7% del 2019 al 12% del 2020 rispetto al totale del budget it. È quanto emerge da un’indagine contenuta nel Rapporto annuale realizzato da Abi Lab, il consorzio per la ricerca e l’innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana (Abi), che fa il punto sullo sviluppo e sulle potenzialità del digital banking.
Il budget di sicurezza it si divide tra interventi per incrementare i livelli di sicurezza dei servizi (31%), interventi per l’evoluzione del servizio offerto alla clientela, anche in ottica di business (30%) e interventi per l’adeguamento alle normative di sicurezza (39%).
Investimenti in internet e mobile banking
La forte attenzione del mondo bancario per internet e mobile banking trova conferma anche nelle previsioni di spesa formulate per il 2020: l’87% delle banche rispondenti ha segnalato un aumento o un forte aumento degli investimenti sul mobile. Anche l’internet banking vede il 65% delle banche aumentare lo sforzo economico.
Le aree di maggiore attenzione sui canali digitali sono la cybersecurity, l’efficientamento dei sistemi e la specializzazione del personale.
Il rapporto di Abi Lab evidenzia che le aree di lavoro principali a cui le banche si stanno dedicando per lo sviluppo dei canali digitali nel corso del 2020 sono le interfacce di programmazione delle applicazioni aperte (open api) (indicate dall’81% delle banche intervistate per il mobile banking e il 76% per l’internet banking), l’estensione delle funzionalità connesse ai pagamenti e il potenziamento delle modalità per la sottoscrizione di documenti. Inoltre, la collaborazione con le fintech per lo sviluppo dell’offerta sui canali digitali è già una realtà per oltre la metà delle banche rispondenti, a tendere, lo sarà per circa 3/4 delle banche. I benefici riscontrati e attesi dall’interazione con le fintech sono la maggiore velocità di sviluppo della trasformazione digitale e la possibilità di acquisire competenze digitali in maniera semplice e immediata.
Per le banche l’opinione del cliente è sempre più importante; l’87% delle banche dichiara di aver adattato le modalità di offerta in relazione ai feedback ricevuti dalla propria clientela, e il 91% ritiene che tali azioni abbiano condotto la banca ad apportare miglioramenti dei servizi offerti, specialmente in termini di esperienza d’uso degli utenti (user experience) e processo.