“Per abbassare il rating delle banche italiane – si legge in una nota dell’associzione – Moody’s aveva infatti tirato in ballo le misure di austerità varate dal Governo Monti, che la stessa agenzia aveva invocato in precedenza disegnando l’outlook negativo delle imprese bancarie”.
“Il consiglio – prosegue la nota – ha preso positivamente atto delle iniziative varate dal comitato esecutivo per intervenire formalmente presso le autorità di vigilanza italiane e europee, contestando la validità dei giudizi espressi dalle società di rating”.
“Il consiglio ha anche manifestato profondo disappunto per i giudizi incoerenti, assolutamente infondati e fortemente lesivi contenuti nell’outlook settimanale diffuso da Moody’s il 28 maggio. Si tratta di valutazioni che hanno influenzato in maniera pesante l’andamento in borsa delle banche coinvolte. Nel documento, Moody’s si è espressa contro la validazione da parte della Banca d’Italia sui modelli interni di rating delle banche, modelli che consentono di misurare il rischio in maniera più corretta. Anche in questo caso, seguendo ormai una linea di azione, che sta diventando abitudine, Moody’s ha ribaltato il giudizio espresso solo pochi giorni prima. Poche settimane fa l’agenzia di rating aveva infatti dato un giudizio positivo sul possibile via libera della Banca d’Italia all’uso dei rating interni, chiarendo che ciò avrebbe potuto ridurre la pressione al ribasso sui rating. Giunto il parere positivo al termine di una procedura lunga ed accurata, nell’outlook del 28 maggio la validazione della Banca d’Italia all’uso dei rating interni per le banche si è invece trasformata in un giudizio negativo. Moody’s sembra ignorare che l’adozione dei modelli interni, la cui autorizzazione è rilasciata dalla Banca d’Italia – regulator tra i più rigorosi a livello mondiale – solo dopo un iter di controllo severo e prolungato nel tempo, significa misurare i rischi aziendali in maniera assai più corretta, aderente alla specifica realtà di un singolo istituto. In ogni caso, un testo divulgativo come l’outlook settimanale, che non ha attinenza con i rating ufficiali, ha comunque prodotto per i corsi azionari delle banche un rilevante impatto negativo”.