Abi: la pressione fiscale sulle banche “è arrivata al limite della sostenibilità”

Secondo il direttore la stima è ben superiore a quanto indicato nella relazione tecnica di accompagnamento del provvedimento, con un impatto negativo sulle risorse disponibili “per il finanziamento non solo delle imprese ma anche di quelle stesse famiglie che hanno esaurito le proprie capacità di spesa”.

Per l’associazione la strada per la ripresa si conferma dunque un “percorso in salita” e anche se “l’emergenza non consente probabilmente un diverso approccio o altre soluzioni in questo momento”, gli spazi per ulteriori interventi “diretti al reperimento di risorse fiscali a carico dei bilanci bancari appaiono esauriti e non sarà facile procedere alla loro ricostituzione a fronte delle attuali prospettive di profittabilità”.

Sabatini ha poi aggiunto che “non meno importanti, ma sicuramente meno trasparenti, sono gli effetti di quella molteplicità di interventi normativi che hanno inciso su specifiche componenti della base imponibile, con un focus su elementi tipici dell’attività bancaria. Il filo conduttore è sempre lo stesso: il legislatore ha volta per volta individuato voci di bilancio caratteristiche delle banche modificandone il trattamento ai fini fiscali in modo da ottenere un allargamento della base imponibile e produrre così maggiore gettito senza alterare il livello delle aliquote nominali”.