Con 823 milioni di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto richieste alle banche, è la consultazione dell’estratto conto l’operazione più frequente: ogni utente la esegue in media 1,7 volte a settimana. Al secondo posto si trovano i bonifici: nel 2010 quelli fatti tramite il web sono stati 57,4 milioni (pari al 40% del totale), per un ammontare complessivo di oltre 68,2 miliardi di euro. A seguire, le ricariche del cellulare (33,3 milioni, per un totale di miliardo di euro), i pagamenti online (31,4 milioni, per 36,3 miliardi) e le ricariche delle carte prepagate (7,6 milioni, per 493 milioni).
Oltre che viaggiare sulla fibra ottica, 10 milioni di conti, vale a dire il 31% del totale, rispondono anche al telefono. Nell’arco degli ultimi dodici mesi il phone banking ha fatto registrare più di 47 milioni di contatti complessivi per chiedere informazioni sul conto corrente (27,5 milioni di richieste) o sull’attività di trading (12,8 milioni). Sempre cornetta alla mano sono stati fatti 2,5 milioni di bonifici (per un valore di 2,9 miliardi di euro), 1,5 milioni di ricariche telefoniche (per 43 milioni di euro), 611.000 ricariche di carte prepagate (anche in questo caso per 43 milioni) e 1,2 milioni di operazioni in borsa (per 1,2 miliardi).
“Il rapido affermarsi di cellulari di nuova generazione, smartphone e tablet ha radicalmente cambiato la concezione di questo canale, facendo di fatto coincidere le abilitazioni al mobile banking con quelle al canale online”, ha spiegato l’Abi. Mettendo gli utenti in condizioni di navigare praticamente in qualunque momento, questi nuovi dispositivi consentono ai clienti delle banche “di accedere – sempre e dovunque – al proprio conto corrente e ai servizi bancari attraverso le piattaforme standard di internet banking, ossia senza dover transitare per le rispettive versioni mobile”. Per sfruttare appieno le potenzialità dei nuovi strumenti, molti istituti bancari hanno inoltre realizzato funzioni e applicazioni ad hoc, pensate appositamente per l’utilizzo in mobilità.
Gli ultimi dati presi in considerazione dallo studio riguardano il trading online: attualmente i conti abilitati alla compravendita di titoli via internet sono 4,5 milioni, un numero sostanzialmente invariato rispetto al 2009. Le operazioni di trading online che superano i 21,7 milioni, invece, sono aumentate del 3%, grazie soprattutto al trading azionario, che rappresenta il 90% del totale ed è cresciuto del 4% per numero di transazioni, raggiungendo il valore di 19,6 milioni.