Prosegue il calo delle rapine in banca che sono diminuite del 36,3% in un anno, passando dalle 80 del 2023 alle 51 del 2024. In calo anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli, che è sceso da 0,4 a 0,3. Sono i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, che sono stati presentati oggi nel corso del convegno Banche e Sicurezza 2025, l’evento annuale promosso da Abi, in collaborazione con Abi Lab, Certfin e Ossif e organizzato da Abieventi, per conoscere ed esplorare le frontiere della sicurezza fisica e digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo.
“La tendenza positiva che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è il risultato di un impegno congiunto crescente tra le banche e le Forze dell’Ordine. Questo lavoro condiviso ha avuto l’obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza sempre più solida, a tutela sia dei clienti sia dei dipendenti del settore, in linea con le priorità strategiche dell’Abi e dell’intero comparto bancario“, ha sottolineato il direttore generale dell’Abi, Marco Elio Rottigni.
La mappa delle rapine
Nel 2024 le rapine sono diminuite in 13 regioni: Campania (da 9 a 7), Emilia-Romagna (da 8 a 4), Lazio (da 7 a 4), Lombardia (da 19 a 9 rapine), Piemonte (da 7 a 2), Sicilia (da 14 a 10), Toscana (da 5 a 2), Umbria (da 3 a 2) e Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta dove non ci sono stati eventi (da 1 avvenuto nell’anno precedente). Nessun colpo nemmeno in Molise (come nel 2023) e situazione stabile in Liguria (1 sola rapina). Aumenti si sono invece verificati nelle Marche e in Sardegna (con 1 rapina da 0), Puglia e Veneto (con 3 rapine da 1) e Trentino-Altro Adige (con 2 rapine da 0).
“Dal 2014 al 2024, le rapine agli sportelli sono diminuite del 93,6%, un risultato significativo che evidenzia l’efficacia delle azioni intraprese – ha aggiunto Marco Elio Rottigni -. In questo percorso, un ruolo fondamentale è stato svolto dal nuovo Protocollo d’Intesa tra l’Abi e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, per la prevenzione dei reati predatori, che ho avuto il privilegio di sottoscrivere a livello nazionale l’11 dicembre, insieme al Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, prefetto Raffaele Grassi, che ringrazio per il suo contributo. Un sentito riconoscimento va anche ai vari prefetti che, a livello locale, hanno firmato insieme a Ossif e ai rappresentanti delle banche il protocollo pensato per prevenire la criminalità ai danni sia dei clienti sia dei dipendenti delle banche. Il rafforzamento del dialogo istituzionale, lo scambio costante di informazioni e l’impiego di strumenti tecnologici avanzati per la valutazione del rischio hanno permesso di affinare progressivamente le misure di sicurezza, rendendo la risposta al fenomeno criminale sempre più efficace e mirata”.
Gli investimenti in sicurezza e la guida antirapina
Ammontano ad oltre 400 milioni di euro gli investimenti che ogni anno le banche italiane destinano per rendere le proprie filiali ancora più protette e sicure e per la gestione del contante (trattamento e trasporto valori). Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita “Guida alla sicurezza per gli operatori di sportello”, realizzata da Ossif in collaborazione con il ministero dell’Interno e le prefetture. La guida antirapina è un significativo punto di riferimento per chi opera ogni giorno nelle filiali bancarie: una sorta di vademecum su come comportarsi durante le rapine, ma anche indicazioni utili per prevenirle nonché per agevolare il controllo del territorio e l’attività investigativa delle Forze dell’Ordine.