Affitti brevi, associazioni di categoria chiedono al Governo di avviare una consultazione

Divano con quadro, stanza per affitti breviRitirare la norma sugli affitti brevi presente nel disegno di legge di bilancio e avviare una consultazione con le associazioni per studiare le azioni più opportune da intraprendere. È la richiesta che avanzano Confedilizia, Fiaip, Confassociazioni Real Estate e Property Managers Italia a nome, rispettivamente, di proprietari di immobili, agenti immobiliari, associazioni immobiliari e gestori di immobili.

Il riferimento è alla disposizione della manovra, l’articolo 100, che impone di considerare come svolta in forma imprenditoriale la locazione breve di più di 4 appartamenti, con i conseguenti obblighi di tipo contabile, amministrativo e fiscale per tutti coloro che ospitano turisti, lavoratori, studenti, parenti di persone ricoverate, con effetti negativi su tutto il comparto immobiliare.

La prima obiezione delle quattro associazioni è di principio. “Che senso ha introdurre una norma in materia di affitti brevi, peraltro chiaramente finalizzata alla loro limitazione, in una fase che dura ormai da dieci mesi in cui questo fenomeno è letteralmente scomparso nel nostro Paese? – si chiedono Confedilizia, Fiaip, Confassociazioni Real Estate e Property Managers Italia –. Piuttosto, ci si sarebbe aspettati il varo di misure di sostegno alle famiglie e alle imprese che dallo scorso marzo sono rimaste prive di redditi, che non sanno quando torneranno ad avere qualche minima entrata e che, per giunta, sono costrette a pagare imposte come l’Imu”.

Le associazioni contestano inoltre la disposizione del disegno di legge di bilancio. “Se il suo intento fosse quello di chiarire quando una locazione breve debba presumersi imprenditoriale, sarebbe sufficiente riprendere i contenuti del parere dell’Agenzia delle entrate del 26 agosto scorso, che ha spiegato che la locazione si considera imprenditoriale in presenza di elementi come la fornitura di servizi, l’impiego di personale dipendente, l’utilizzo di un ufficio, l’organizzazione di mezzi e risorse umane, l’impiego di altri fattori produttivi – spiegano in una nota stampa -. Si tratta, peraltro, delle regole generali del Codice civile e del diritto tributario da sempre applicate, che la norma della manovra stravolgerebbe in un modo confuso e foriero di contenzioso, oltre che in palese contrasto con la Costituzione e con lo Statuto dei diritti del contribuente”.

Confedilizia, Fiaip, Confassociazioni Real Estate e Property Managers Italia ricordano che gli affitti brevi sono stati oggetto negli ultimi anni di una lunga serie di normative: la riscossione dei redditi tramite sostituto d’imposta, è stata prescritta l’applicazione dell’imposta di soggiorno, sono state introdotte misure stringenti (con sanzioni penali) in materia di pubblica sicurezza, sono stati previsti svariati obblighi dichiarativi”.

E chiedono infine un incontro al Governo. “La regolamentazione del fenomeno, dunque, è abbondante e complessa. Se ciononostante il legislatore ritiene si debba ulteriormente intervenire, non lo faccia in modo affrettato e avvii una seria consultazione con le associazioni del settore. Confedilizia, Fiaip, Confassociazioni Real Estate e Property Managers Italia sono a disposizione per qualsiasi confronto, confidando nella condivisione di una consapevolezza: che gli affitti brevi sono una risorsa, non un problema”, concludono.