Il 4 giugno 2025 è stato siglato il nuovo accordo economico collettivo (aec) per gli agenti e rappresentanti del settore commercio, al quale fanno riferimento molti intermediari del settore finanziario e creditizio per le figure degli agenti in attività finanziaria e consulenti finanziari.
A siglarlo le organizzazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Confcoperative e, dal lato agenti, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Ugl Terziario, Fnaarc, Usarci, Fiarc.
Le novità
Il nuovo aec per gli agenti e i rappresentanti del settore commercio, arrivato dopo oltre 10 anni di attesa, rappresenta un passo fondamentale verso una disciplina contrattuale moderna e al passo con l’evoluzione del mercato.
Il nuovo aec introduce importanti novità, tra cui:
- ampliamento delle tutele: una visione moderna della categoria, con l’inclusione del canale e-commerce e una maggiore chiarezza nei rapporti tra agente e mandante.
- benefici economici: l’ampliamento dei compensi che formano la base imponibile per le indennità, l’abbassamento della soglia per le mandanti di modifica delle provvigioni e della zona, e un significativo aumento della rivalutazione del FIRR spettante all’agente.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del rinnovo contrattuale hanno espresso grande soddisfazione per tale accordo sindacale ritenendolo equilibrato e innovativo, rispondente alle esigenze attuali degli agenti di commercio.
Federpromm propone una consultazione agli associati
Federpromm (affiliata alla Uiltucs), in rappresentanza delle categorie professionali agenti in attività finanziaria e consulenti finanziari ritiene che sia necessario – prima di esprimere il suo consenso – sottoporre alla consultazione dei propri associati, i contenuti di tutto l’articolato del testo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e associazioni datoriali. E invita a esprimere il proprio consenso scrivendo a: federpromm@ultucs.eu
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl
“Questo accordo rappresenta un importante passo avanti nella regolazione di una professione che spesso opera senza tutele adeguate. Abbiamo lavorato per rafforzare la certezza del diritto per gli agenti e i rappresentanti di commercio, riconoscendo il loro contributo essenziale all’economia reale, anche in un contesto in evoluzione come quello del commercio elettronico. È una risposta concreta ai bisogni espressi dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore”, ha dichiarato Mirco Ceotto dell’ufficio sindacale di Fisascat Cisl.
Per il segretario generale della federazione cislina Davide Guarini “dopo tanti anni si giunge finalmente al rinnovo di un accordo economico collettivo di primaria importanza per l’intera filiera della distribuzione commerciale nel nostro Paese”. “Questo accordo dà atto del fatto che l’autonomia collettiva e la contrattazione siano le uniche vere leve utili a fornire al mondo del lavoro le risposte più congrue e maggiormente aderenti alle necessità ed ai bisogni di interi comparti dell’economia nazionale – sottolinea il sindacalista -. Arrivare alla sottoscrizione di un contratto – ha concluso il sindacalista – è la prova univoca che le proposte tese ad introdurre la determinazione per legge delle condizioni economiche da applicare a chi lavora sia sterile, pura demagogia ed argomento che certa politica utilizza solo in chiave propagandistica. Fortunatamente il sindacato e le parti sociali svolgono un ruolo diverso da chi scommette su degli slogan ad alto tasso di approssimazione e volti unicamente a condannare il lavoro alla marginalità”.