Nel 2022 sono stati registrati circa 443.000 atti di ipoteca, per quasi 1 milione di immobili a garanzia di quasi 102 miliardi di euro di capitale di debito. Di questi, il 49% sono relativi all’acquisto di abitazioni. È quanto emerge dal Rapporto mutui ipotecari diffuso oggi dall’Agenzia delle Entrate.
La pubblicazione, redatta nell’ambito dell’attività di controllo statistico sul mercato immobiliare residenziale affidata all’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare) dal Testo Unico Bancario, analizza il complesso dei finanziamenti concessi a fronte di una garanzia ipotecaria fornendo i principali parametri utili per comprendere composizione e dinamica del capitale di debito “estratto” dagli immobili.
Nel dettaglio, il report presenta i dati a consuntivo del 2022 e li analizza mediante serie storiche e classificazioni del capitale per tipo di atto e per aree geografiche con interessanti focus. Per esempio, dal rapporto emerge che, sul totale del capitale finanziato nel 2022, oltre 25 miliardi, pari al 25% circa, proviene da atti in cui le unità immobiliari concesse a garanzia del credito sono ubicate nelle otto maggiori città italiane.
Debito pari al 5,3% del Pil. Il 49% sono nuovi contratti per acquisto abitazione
Il capitale di debito estratto dal patrimonio immobiliare nel 2022 si attesta a un valore prossimo a 102 miliardi di euro, pari al 5,3% del Pil italiano. “L’ammontare di questo capitale che finanzia con certezza il mercato immobiliare (tipicamente l’acquisto dell’abitazione finanziato con mutuo ipotecario acceso ponendo a garanzia la stessa abitazione acquistata) è pari a circa 48 miliardi di euro. Circa 36 miliardi di euro sono invece destinati a finanziare altre attività economiche: in questo caso il valore potenziale del patrimonio immobiliare si trasforma in un valore che rientra nel circuito economico attivo. Il residuo, circa 18 miliardi di euro, ha una destinazione mista”, precisa il report.
Nel 2022 sono stati sottoscritti e registrati nel 2022 circa 443.000 atti di ipoteca, per un totale di 975.937 unità immobiliari ipotecate (-4,0% rispetto al 2021) e 101,6 miliardi di capitale di debito finanziato (+0,2% rispetto al 2021) a fronte della garanzia ipotecaria. Il 68% delle unità immobiliari ipotecate riguarda atti residenziali, in cui gli immobili sono abitazioni e pertinenze, nei quali il capitale finanziato nel 2022, al netto di surroghe, ammonta a quasi 50 miliardi di euro, il 49% circa del totale. La restante parte, 52 miliardi di euro, riguarda atti che iscrivono ipoteca, a garanzia del finanziamento, su immobili di altre tipologie diverse dal residenziale.
Aree geografiche
Dalle analisi eseguite dall’Omi sui dati dei mutui per area geografica è emersa una concentrazione elevata al Nord sia in termini di immobili ipotecati, pari il 60% del totale nazionale, sia in termini di capitale finanziato, il 57% del totale. In tutte le aree il numero di immobili ipotecati è in flessione, mentre il capitale di debito aumenta, nel 2022 rispetto al 2021, al Nord (+11%) e al Sud (+5%) e diminuisce al Centro (-13%). Il Nord e il Sud sono anche le aree geografiche dove è più elevata la crescita, rispettivamente +28% e +33% rispetto al 2021, del capitale di debito garantito con il valore degli immobili non reimmesso nel mercato immobiliare ma destinato a finanziare altre attività economiche. Al Centro, di contro, il capitale con questa destinazione diminuisce del 25% circa.