“Il ‘censimento’ che l’Oam avvierà a partire dal 15 gennaio ha un’importanza notevole per la successiva istituzione del registro degli operatori compro oro. Questa preliminare raccolta di dati eviterà che l’Organismo si trovi a gestire tutte insieme enormi quantità di informazioni, velocizzando l’iter per l’apertura del suddetto registro”. Nunzio Ragno, presidente dell’Associazione nazionale tutela il comparto oro (Antico), fornisce alcuni chiarimenti riguardo alla recente disposizione emanata dall’Oam.
Cosa deve fare concretamente un operatore compro oro per adeguarsi alle indicazioni appena rilasciate dall’Organismo?
Il primo passo è la creazione dell’area ad accesso riservato sul portale dell’Organismo, che serve a dar vita a un canale di comunicazione tramite il quale gli utenti potranno in seguito inviare la propria istanza di iscrizione al registro degli operatori compro oro.
Che tipo di informazioni dovranno essere fornite all’Oam?
Il numero di sedi operative, il numero dei preposti, l’esclusività o la secondarietà dell’attività di compro oro esercitata. Questi dati sono importanti anche perché serviranno all’Organismo a determinare l’entità dei contributi che verranno richiesti agli operatori a fronte dei costi di istituzione e gestione del registro.
A quanto ammonterà il contributo?
La mia previsione è che la cifra oscillerà all’incirca tra i 180 e i 300 euro l’anno, ma ovviamente tale ammontare varierà in base a una serie di parametri, come ad esempio il numero di negozi posseduti.
Quando sarà emanato il decreto del Mef per la creazione del registro?
Stando alle informazioni in nostro possesso il provvedimento potrebbe essere emanato entro la fine del mese. A partire da quel momento l’Oam avrà a disposizione tre mesi, entro i quali dovrà concretamente provvedere all’istituzione del registro. Una volta che questo sarà operativo gli operatori avranno a loro volta un mese per registrarsi. È opportuno sottolineare a questo proposito che a corredo dell’iscrizione i compro oro dovranno fornire un’ampia e dettagliata documentazione, che tra le altre cose include un’attestazione rilasciata dalla questura per convalidare il possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi per l’esercizio dell’attività. Come sempre noi dell’Antico siamo a disposizione di tutti gli operatori del settore per fornire chiarimenti, risolvere dubbi e offrire assistenza in questa fase particolarmente delicata.