Antico: operatori in oro, necessari organismo di autoregolamentazione e indicatori di anomalia specifici. Le proposte al seminario Uif sulla collaborazione attiva

Seminario Uif operatori in oro (2024)Il 21 novembre scorso si è svolto, presso il Centro Carlo Azeglio Ciampi della Banca d’Italia, il seminario su “La collaborazione attiva degli operatori in oro. Aspetti problematici e possibili interventi anche alla luce dell’attività di controllo“, promosso dall’Uif (Unità di informazione finanziaria) con l’obiettivo di sensibilizzare il comparto degli operatori in oro sull’assolvimento degli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette.

Nel corso dell’incontro l’Antico (Associazione nazionale tutela il comparto oro) ha presentato alle autorità le proprie proposte per rimuovere le criticità applicative delle norme antiriciclaggio nel settore dell’oro e dei metalli preziosi e per ottimizzare la collaborazione attiva degli operatori nell’ambito delle segnalazioni di operazioni sospette (sos).

La necessità di un organismo di autoregolamentazione specifico

Il presidente Nunzio Ragno ha fornito alcuni spunti elaborati da Antico, evidenziando la necessità di istituire un organismo di autoregolamentazione specifico per il settore, che emani una regolamentazione secondaria e garantisca la predisposizione di opportuni programmi formativi in materia antiriciclaggio per gli operatori in oro. Obiettivo finale dell’associazione è dotare gli operatori di adeguati strumenti per ottimizzare la compliance normativa.

Indicatori di anomalia specifici per gli operatori in oro

A questo scopo l’Antico ha suggerito l’opportunità di definire indicatori di anomalia specifici per gli operatori in oro ai fini delle segnalazioni di operazioni sospette che, allo stato attuale, scontano l’adozione di principi discrezionali con il serio pericolo di incorrere in sanzioni in ambito ispettivo.

Ampliare le fattispecie anomale

Nunzio Ragno ha inoltre proposto l’ampliamento delle fattispecie anomale da considerare in sede di sos, che possono di fatto verificarsi nelle operazioni tipiche svolte da operatori professionali in oro e operatori compro oro. Il tutto, abbinato all’opportunità di introdurre specifici strumenti di supporto che facilitino le attività di approccio e accreditamento alle piattaforme web utilizzate per la trasmissione di operazioni sospette alla Uif.

Il salto di qualità nella collaborazione con le autorità

Le proposte di Antico consentirebbero di “imprimere un sostanziale salto di qualità in termini di collaborazione attiva degli operatori appartenenti alla filiera aurifera che, a ragion veduta, sono chiamati ad assumere un ruolo di primaria importanza per le finalità di integrità e tutela del sistema finanziario da condotte criminose anche alla luce delle prossime novità in arrivo con l’Action Plan Aml e con le modifiche alla Legge n° 7/2000 in materia di commercio di oro”, spiega l’associazione.