È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 9 gennaio scorso il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy n. 215 del 6 novembre 2024, contenente il Regolamento sui criteri di svolgimento delle procedure di risoluzione stragiudiziale in ambito assicurativo.
Il regolamento entrerà in vigore il 24 gennaio e permetterà l’istituzione, presso l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) dell’Arbitro assicurativo, il sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie, previsto dal codice del consumo e dal codice delle assicurazioni.
Nel dettaglio, il regolamento pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9 gennaio stabilisce:
- l’istituzione dell’Arbitro assicurativo;
- i criteri di svolgimento delle procedure di risoluzione delle controversie relative a prestazioni e servizi assicurativi;
- le caratteristiche e composizione dei collegi dell’Arbitro assicurativo.
Incarica inoltre l’Ivass di adottare, entro 4 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, disposizioni tecniche e attuative di dettaglio riguardanti:
- adesione all’arbitro assicurativo;
- procedura di selezione e nomina dei componenti del collegio;
- modalità tecniche ed operative di svolgimento delle riunioni del collegio;
- attività della segreteria tecnica;
- adempimenti per la presentazione del ricorso all’arbitro assicurativo;
- adempimenti successivi alla decisione;
- pubblicità dell’inosservanza della decisione.
Le controversie saranno unicamente documentali e non si potrà disporre di perizie tecniche, testimonianze o dichiarazioni orali. Ogni collegio sarà composto da cinque membri. Saranno sempre presenti il presidente e i due componenti scelti dall’Ivass, mentre il resto della composizione sarà definito di volta in volta in base alla natura del ricorso, agli operatori assicurativi coinvolti e alla categoria di appartenenza del cliente che ha presentato l’istanza. Il presidente resta in carica 5 anni, mentre per gli altri membri del collegio la durata del mandato si ferma a 3 anni.
Tra le prime ad esprimere soddisfazione è la Federpromm (Federazione intercategoriale consulenti, promotori finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi), che parla di “un passo importante, che completa il quadro generale delle controversie che hanno interessato sia il settore del credito che il settore finanziario, con gli organismi già strutturati per dare maggiori tutele agli investitori, come l’Abf e l’Acf, a cui si aggiunge ora anche questo nuovo strumento di tutela nel settore”.
Uno strumento che “stante le complesse vicende che hanno interessato migliaia di investitori del ramo vita (come nel caso della ex compagnia Eurovita), consente di avere oggi maggiori tutele in capo ai titolari di polizze assicurative e di avere maggiori riconoscimenti sotto il profilo di migliorare la trasparenza e i comportamenti degli operatori del mercato assicurativo”, aggiunge la Federpromm.