Assicurazioni, truffa a Taranto per 635.000 euro. Tre arresti

Guardia di FinanzaIl Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e la Sezione di Polizia Stradale di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche di infortunistica stradale con sede a Taranto e dei suoi due figli.

Il provvedimento cautelare è stato disposto dal Gip Giuseppe Tomassino, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Marina Mannu.

Le indagini coordinate dal magistrato inquirente hanno consentito di individuare una ben strutturata organizzazione criminale che ha beneficiato di indebiti risarcimenti da 17 compagnie assicuratrici del settore della responsabilità civile automobilistica, che hanno subito danni complessivi per un ammontare di 635.000 euro in relazione a 39 falsi incidenti stradali (fittizi tamponamenti, ricostruzioni cartolari con guidatori compiacenti e diagnosi mediche false, sinistri stradali con falsi feriti e pregresse lesioni personali denunciate come riconducibili all’incidente.

L’associazione a delinquere, si legge in un comunicato congiunto della Guardia di Finanza e della Polizia, è risultata composta da 26 persone.

Nell’ambito dell’operazione sono indagati in tutto 123 soggetti, tra i quali figurano medici, avvocati, titolari di centri sanitari di diagnostica e fisioterapia, nonché persone fittiziamente danneggiate da sinistri stradali e altre reclutate all’occorrenza come falsi testimoni nei procedimenti giudiziari civili e penali collegati.

I conseguenti accertamenti bancari e patrimoniali eseguiti nei confronti del sodalizio criminale hanno consentito altresì di contestare il reato di riciclaggio nei confronti di 2 persone che hanno “agevolato” l’acquisto da parte del titolare dell’agenzia di una villa del valore di 150.000 euro, attraverso operazioni tali da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro.

I due soggetti, cointestatari di rapporti bancari su cui venivano veicolati i risarcimenti di due falsi incidenti, hanno stipulato successivamente contratti preliminari di compravendita fittizia di immobili con il titolare medesimo, corrispondendo a lui, a titolo di acconto, le somme occorrenti per l’acquisto della citata villa. L’immobile in argomento è stato sottoposto a sequestro preventivo su disposizione del Gip.