Assomea, Allegretti: ” Calano le richieste di mutui anche a causa del restringimento dell’accesso al credito del sistema bancario”

Il presidente di Assomea Eustacchio Allegretti, in relazione alla pubblicazione dei dati Crif sul calo della domanda di mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane, -44% rispetto al mese di gennaio dello scorso anno, ha voluto precisare che: “Il fenomeno non è da collegare esclusivamente alla diminuita propensione all’acquisto di immobili da parte degli italiani, ma dall’ulteriore restringimento dei requisiti di accesso al credito da parte del sistema bancario. Inaspritisi già nell’ultimo trimestre 2011 i requisiti di accesso al credito, si è immediatamente registrata una forte diminuzione delle domande di mutuo infatti abbiamo avuto a novembre un -46% ed un dicembre con un -44% rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente”.

Appena apprese le più stringenti facoltà di accesso al credito sia gli operatori bancari sia gli intermediari del credito (mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria) hanno provveduto ad avanzare un numero di richieste in linea con le nuove politiche di credito rinunciando a un notevole numero di operazioni che ancora nel primo trimestre 2011 sarebbe stato possibile erogare – ha proseguito Allegretti -. L’atteggiamento pesantemente negativo per questo ulteriore giro di vite che incide su famiglie e imprese non sembra sia stato, purtroppo, influenzato dai quasi 500 miliardi di euro che dall’Euro Tower di Francoforte sono stati messi a disposizione delle banche europee sotto forma di prestiti a tassi di favore all’1%. Quattordici sono stati gli istituti di credito italiani che si sono approvvigionati per complessivi 40,4 miliardi di euro”.

La considerazione amara che dobbiamo trarre – ha concluso il presidente di Assomea – è che la ancora vigile paura di un nuovo credit crunch spinga le banche a tenere nei propri forzieri il denaro ricevuto con la conseguenza che gli istituti acquistano titoli di stato con i soldi Bce per sistemare i propri bilanci invece di prestarli alle imprese ed alle famiglie e finalmente contribuire alla ripresa dell’economia”.