Abolire l’obbligo del mono mandato nel 2022. È la proposta lanciata dall’Assopam, associazione nata per tutelare i diritti di tutti gli operatori del credito iscritti nell’elenco dell’Organismo degli agenti e dei mediatori (Oam) sottoposto alla vigilanza della Banca d’ Italia lo scorso 24 aprile sulla propria pagina Facebook e rilanciata il giorno successivo sul profilo Linkedin del presidente nazionale Raffaele Tafuro.
“La banca mandante decide di alzare i tassi di interesse? L’agente anche se non è più concorrenziale ‘deve campà’, pertanto è costretto a vendere e imporre i prodotti finanziari offerti alla propria clientela – spiega l’Assopam nel lungo post -. La banca mandante decide autonomamente di cambiare strategia sui prodotti finanziari offerti? L’agente se non accetta la strategia imposta e decide di valutare la possibilità di andare a lavorare per conto di un’altra società, non può farlo se non siano trascorsi i tempi del preavviso”.
E ancora: “La banca mandante dall’oggi al domani decide di chiudere il canale agenti? Al diavolo regole rigide e codice deontologico, l’agente deve arrangiarsi e trovare un altro impiego senza il diritto di alcuna tutela”. Gli esempi “per far comprendere ai legislatori che il Dgls.141.2010 è fuori legge, lede i diritti inalienabili dei consumatori e andrebbe necessariamente ammodernato” potrebbero essere migliaia, secondo l’associazione.
In conclusione per l’Assopam è “decisamente fuori da ogni logica di mercato” che in un mondo che gira veloce, in cui basta un solo clic per avere dal web decine e decine di preventivi, continui a esistere una figura come l’agente in attività finanziaria costretta a proporre un solo preventivo.
“Abolire l’obbligo del mono mandato nel 2022 è diventato una priorità irrimandabile e noi di Assopam continueremo a sensibilizzare le istituzioni responsabili”, conclude l’associazione.