L’affermazione delle banche popolari, spiega un comunicato, è una conseguenza della loro scelta, fatta a livello istituzionale negli statuti, di perseguire una cultura economica fondata sulla solidarietà e sulla partecipazione responsabile. Questo il motivo per cui esse decidono di intervenire a sostegno dell’economia reale anche, o meglio, specie nei momenti di più profonda crisi quali quelli che stiamo vivendo in questi ultimi anni. Ridistribuire nella maniera migliore, quella più produttiva, il valore aggiunto realizzato equivale per esse a raggiungere la più alta efficienza allocativa. Questo impegno si traduce in una creazione di valore non solo economica ma anche sociale e culturale.
“Ne fa fede – ha concluso il presidente Zanetti – la quota parte dell’utile netto, compresa fra il 2% e l’8%, che le popolari cooperative erogano per interventi a favore delle comunità e dei territori per un importo che negli ultimi tre anni è stato complessivamente pari a circa 370 milioni di euro e che ha riguardato, in particolare, il sostegno agli svantaggiati e gli interventi in campo sanitario, culturale e di pubblica utilità”.
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