“La proposta dell’Ivass di trasformarsi in ente strumentale della Banca d’Italia è irricevibile e rappresenterebbe una sciagura per la categoria dei consumatori italiani”. Lo ha affermato Assoutenti, che non ha gradito la proposta lanciata dal presidente dell’istituto di vigilanza, Luigi Federico Signorini, lo scorso 28 giugno.
“Una eventuale fusione tra Ivass e Bankitalia manderebbe gli utenti direttamente nella bocca del leone – spiega il presidente Furio Truzzi -. Questo perché si determinerebbe una pericolosissima commistione di interessi tra il mondo bancario e quello assicurativo, all’interno di un panorama in cui già oggi gli istituti di credito detengono ingenti partecipazioni azionarie nelle compagnie di assicurazioni e viceversa, a tutto svantaggio degli utenti”.
“Al contrario ciò che serve è emancipare la vigilanza di uno dei settori più importanti dell’economia italiana come quello assicurativo dall’influenza del mondo bancario, e dopo l’esperienza fallimentare di una gestione monocratica è assolutamente necessario inaugurare una nuova stagione dove, come nelle normali esperienze internazionali, esistono autorità di controllo settoriali con una governance indipendente e nominata con procedure parlamentari attente all’indipendenza dei commissari e dei quadri apicali”, conclude Truzzi.