Aste immobiliari, Berry: volumi -21% nel I trimestre 2025. Mercato in consolidamento

Logo BerryNel primo trimestre 2025 il mercato delle aste giudiziarie mostra una flessione significativa nei volumi rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo certificano i dati dell’Osservatorio Brick, tool che nasce dall’universo tecnologico di Berry, startup fintech che supporta gli operatori del mercato del credito attraverso soluzioni di intelligenza artificiale.

Il dato aggregato evidenzia una contrazione, ma non una crisi. Al contrario, la riduzione dei numeri si accompagna a un aumento della qualità media degli asset immessi sul mercato – dichiara Chai Botta, lead infrastructure di Berry -. Stiamo entrando in una fase di consolidamento strutturale, in cui gli operatori iniziano a selezionare meglio cosa e dove vendere. In alcune località si notano prezzi medi molto elevati, che potrebbe segnalare la messa a mercato di asset di pregio, operazioni di portafoglio o immobili di rilevanza industriale o turistica. È un segnale che merita monitoraggio”.

La spinta digitale: la vendita asincrona telematica si afferma come lo standard

L’adozione della vendita asincrona telematica si conferma in forte crescita: pur con una leggera flessione del numero assoluto di aste pubblicate (-12%), la quota sul totale guadagna oltre 4 punti percentuali.

Al contrario, la vendita sincrona mista perde quota (-23%), indicando una chiara preferenza degli operatori per soluzioni digitali più flessibili e scalabili.

Trend per categoria: il commerciale resiste. Crescono i prezzi medi nelle “altre categorie”

Il segmento residenziale, che rappresenta la maggioranza delle procedure (52%), registra una diminuzione pari a -21,1% nel numero di aste pubblicate. Il prezzo medio base d’asta cala dell’8,5%, mentre il valore complessivo si riduce del 27,8%.

Le aste commerciali (20% sul totale) calano in termini assoluti (-18,4%), ma il prezzo medio base d’asta aumenta del +3,9%, segnalando una possibile polarizzazione verso asset più qualificati.

Il comparto delle “altre categorie” (box, aree edificabili, capannoni, ecc.), pari al 24% del totale, registra un calo del 21,5% nelle aste, ma una crescita dell’8,1% del prezzo medio base d’asta.

Focus territoriale: grandi metropoli stabili, emergono distretti ad alto valore

Secondo i dati dell’Osservatorio Brick, il 30% del totale delle aste, pari a 29.296, è composto da 18 tribunali sui 158 esaminati. Si tratta di Roma, Milano, Cosenza, Cagliari, Macerata, Bari, Perugia, Brescia, Fermo, Torino, Siracusa, Ancona, Catania, Bergamo, Spoleto, Tivoli, Firenze.

La Lombardia è prima per numero di aste (3.526), seguita da Sicilia (3.353) e Lazio (2.633).

Roma si conferma capitale delle aste immobiliari: 1.661 procedure e valore medio di 217.391 euro.

Milano (746 aste, media di 180.246 euro) resta centrale per volume e qualità.

Perugia sorprende con quasi 1.000 aste, con un prezzo medio 166.932 euro, anche in contesti extra-metropolitani.

Cosenza, con 869 aste, mostra un dinamismo marcato in un mercato con valori contenuti (101.792 euro).

Conclusioni e prospettive

Secondo l’Osservatorio Brick, il primo trimestre 2025 apre una fase di selezione qualitativa, nella quale il focus degli operatori si sposta da volumi a margini, da quantità a valore. Il rafforzamento delle procedure digitali e l’emergere di distretti ad alto potenziale suggeriscono un’evoluzione del mercato più matura e orientata all’efficienza.