La raccolta premi danni, spiega una nota, si è attestata a 1.448 milioni di euro, con un incremento del 2% sul 2011 rispetto ad un mercato in calo (-1.5% mercato danni totale). Grazie a questa crescita la quota di mercato danni del canale agenti è passata dal 4,5% del 2011 al 4,9%.
Anche il business di bancassurance gestito con MPS ha funzionato bene, anzi, forse meglio. L’ utile netto consolidato di gruppo ha raggiunto 139 milioni di euro, in crescita del 30,1% rispetto all’esercizio precedente e la raccolta vita pari a 3.587 milioni di euro, è aumentata del 6% rispetto al 2011.
La spinta proviene principalmente dal segmento Unit Linked (80% della raccolta complessiva) ma spiccano le performance dei prodotti di protezione vita “stand alone” (+64%). A dispetto di chi pensa che il canale bancario sia adatto soltanto alla vendita del Vita (poca consulenza e molto vantaggio fiscale) in AXA MPS spiccano le performance della Long Term Care individuale, in crescita del 94% rispetto al 2011 e della Critical Illness contro i rischi legati all’insorgenza di una malattia grave, con circa 10.000 polizze vendute da ottobre a dicembre 2012.
Molto positiva anche la raccolta della Previdenza, in crescita del 50% rispetto al 2011, che ha visto un importante incremento dei giovani sotto i 35 anni tra i nuovi iscritti.
Il new business value si attesta a 97 milioni di euro con un incremento di oltre l’80% rispetto all’anno precedente.
La raccolta lorda dei rami danni, pari a 127 milioni di euro, è in crescita di circa l’11% rispetto al 2011. Inoltre aumenta il peso del ramo Auto sul business danni complessivo, a seguito dell’ampliamento del perimetro del progetto Motor che Axa MPS sta realizzando con successo.
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