L’utile netto consolidato dell’esercizio 2020 del gruppo Cassa di risparmio di Asti è stato pari a 27,3 milioni di euro. Lo rende noto l’istituto di credito, chiarendo che la cifra è superiore a quanto stimato in sede di budget.
I risparmi affidati alle banche del gruppo sono pari a 8,8 miliardi di euro per quanto riguarda la raccolta diretta (in aumento del 4,9 % rispetto al 2019) e 6,4 miliardi di euro per la raccolta indiretta che fa registrare rispetto a fine 2019 un +17,5% sul risparmio gestito.
I finanziamenti ai clienti ammontano complessivamente a circa 7 miliardi di euro: una forte dimostrazione della capacità di ascolto e di intervento concreto a favore delle esigenze di famiglie e aziende, con 165.000 persone e 60.000 imprese, che nel 2020 hanno potuto contare sul supporto finanziario di Banca di Asti e Biver Banca.
I crediti in sofferenza sono diminuiti rispetto alla fine del 2019 e presentano un buon livello di copertura, in linea con l’anno precedente e superiore alla media delle banche.
Degni di nota sono gli indicatori di bilancio che esprimono e confermano la robustezza e la capacità delle banche del gruppo di far fronte, con la propria liquidità, a situazioni avverse.
“Abbiamo vissuto l’emergenza sanitaria come l’occasione per sviluppare nuove modalità di relazione e di business – dichiara Carlo Demartini, amministratore delegato del gruppo -. Le linee strategiche individuate e intraprese ci hanno consentito di concludere il 2020 con un risultato positivo, creando valore per gli azionisti e confermandoci partner affidabili con cui pianificare la ripresa dopo la crisi economica”.
I dividenti per gli azionisti
L’assemblea ha inoltre approvato la proposta del consiglio d’amministrazione di pagare il dividendo agli azionisti nella misura di 0,12 euro per azione, corrispondente a un monte dividendi di 8,5 milioni di euro, il massimo consentito dalle attuali normative disposte dall’Autorità di Vigilanza.