La Banca d’Italia ha stabilito che a Crédit Agricole Italia s.p.a. sia inflitta la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.700.000 euro.
Questo il testo del provvedimento:
VISTO il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 recante “Testo unico delle leggi in
materia bancaria e creditizia” (TUB) e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge 28 dicembre 2005, n. 262 recante “Disposizioni per la tutela del risparmio
e la disciplina dei mercati finanziari”;
VISTI lo Statuto della Banca d’Italia e, in particolare, gli artt. 22 e 23 che disciplinano le
modalità di adozione dei provvedimenti di competenza del Direttorio;
VISTO il Provvedimento della Banca d’Italia del 18 dicembre 2012, recante
“Disposizioni in materia di sanzioni e procedura sanzionatoria amministrativa”, e successive
modifiche e integrazioni;
CONSIDERATO che la Banca d’Italia ha accertato, nei confronti di Crédit Agricole
Cariparma Spa (ora Crédit Agricole Italia Spa), le irregolarità di seguito indicate:
− violazioni in materia di trasparenza (artt. 116, 117, 117- bis, 120-novies, 125, 127 co.
01, 127-bis, d.lgs. 385/93; Provvedimento del Governatore del 29.7.2009 e successive
modifiche e integrazioni, “Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei
servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”;
Decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze in qualità di Presidente del CICR
n. 644/2012 e n. 380/2016; art. 144, d.lgs. 385/93);
CONSIDERATO che le suddette irregolarità sono state contestate a Crédit Agricole
Cariparma Spa (ora Crédit Agricole Italia Spa), nella persona del legale rappresentante protempore, secondo le formalità previste dall’art. 145 TUB;
CONSIDERATI le deduzioni presentate nel corso dell’istruttoria e ogni altro elemento
istruttorio;
CONSIDERATO che, nella riunione n. 3 del 21 giugno 2019, la Commissione per
l’esame delle irregolarità, valutati le irregolarità accertate, le controdeduzioni presentate e ogni
altro elemento istruttorio, ha ritenuto sussistenti i presupposti per l’irrogazione di una sanzione
amministrativa pecuniaria per le violazioni contestate;
VISTA la nota (omissis) con cui il Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza, in
osservanza del principio della distinzione tra funzioni istruttorie e funzioni decisorie rispetto
all’irrogazione della sanzione, fissato dall’art. 24 della l. n. 262/2005, ha proposto al Direttorio
della Banca d’Italia l’applicazione nei confronti di Crédit Agricole Italia Spa di sanzioni
amministrative pecuniarie ex art. 144 TUB, trasmettendo i relativi atti;
VISTA la nota (omissis) con la quale il Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza ha
trasmesso a Crédit Agricole Italia Spa la proposta di sanzione e i relativi allegati;
VISTE le ulteriori osservazioni presentate da Crédit Agricole Italia Spa in merito alla
proposta del Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza;
VISTO il parere dell’Avvocato Generale (omissis);
VISTA la delibera del Direttorio (omissis);
LA BANCA D’ITALIA ESAMINATI
gli atti del procedimento, considerate le ulteriori osservazioni presentate dalla società non idonee a superare la proposta del Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza e ritenuto, quindi, che sussistono gli estremi per l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria, per le ragioni illustrate nella delibera (omissis);
DISPONE CHE
a Crédit Agricole Italia Spa sia inflitta, ai sensi dell’ art. 144 TUB, per le irregolarità sopra indicate, la sanzione amministrativa pecuniaria di € 1.700.000.