Banca d’Italia: credito in crescita in Basilicata nel I semestre

Banca Italia LogoA giugno 2016 i prestiti bancari alla clientela residente in Basilicata sono lievemente aumentati (0,5 per cento sui dodici mesi, dal -0,2 a dicembre del 2015), trainati dal credito erogato alle famiglie consumatrici. Nel complesso, l’andamento dei finanziamenti in regione è stato sostanzialmente in linea con la media del Mezzogiorno. Sulla base di dati preliminari, la crescita sarebbe proseguita a ritmo contenuto nei mesi estivi. Lo rileva l’ultima edizione dell’analisi semestrale della Banca d’Italia dedicata alle economie regionali.

Il credito alle imprese
Tenendo conto non solo dei prestiti bancari ma anche di quelli delle società finanziarie, i prestiti erogati alle imprese sono cresciuti dell’1,1 per cento a giugno su base annua (da 0,7 in dicembre; tav. a7). L’espansione del credito ha riflesso dinamiche differenziate a livello settoriale: i prestiti erogati alle imprese del settore terziario hanno accelerato mentre quelli erogati al comparto manifatturiero sono rimasti sostanzialmente stabili. Il credito erogato al comparto delle costruzioni ha invece continuato a contrarsi. In base all’indagine condotta dalla sede regionale della Banca d’Italia tra settembre e ottobre scorsi, che ha interessato un campione di circa settanta responsabili dei principali sportelli bancari lucani, l’andamento dei prestiti alle imprese nella prima metà del 2016 ha beneficiato soprattutto di condizioni di offerta meno rigide. In prospettiva, per il secondo semestre dell’anno in corso l’indagine prefigura una ripresa della domanda e un allentamento delle condizioni di offerta. Nel secondo trimestre del 2016 il tasso d’interesse medio sui nuovi prestiti a medio e a lungo termine alle imprese è stato pari al 4,21 per cento, quello sui prestiti a breve al 6,09 per cento.

Il credito alle famiglie
I finanziamenti alle famiglie consumatrici, erogati sia dalle banche sia dalle società finanziarie, sono cresciuti del 2,8 per cento nei dodici mesi terminanti a giugno 2016 (2,2 per cento alla fine del 2015). Sia i mutui per l’acquisto di abitazioni sia il credito al consumo erogati dalle banche hanno fatto registrare un incremento (3,3 e 8,4 per cento, rispettivamente); il credito al consumo erogato dalle società finanziarie è invece diminuito (-0,4 per cento). L’aumento dei mutui per l’acquisto di abitazioni ha beneficiato della dinamica favorevole delle nuove erogazioni, giunte nel primo semestre dell’anno a 87 milioni di euro al netto di surroghe e sostituzioni (35 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2015). Tali erogazioni si sono concentrate nella componente a tasso fisso. L’andamento dei prestiti alle famiglie ha riflesso sia fattori di offerta sia di domanda. Secondo l’indagine presso i responsabili degli sportelli bancari regionali nei primi sei mesi del 2016 le condizioni di offerta per i mutui si sono stabilizzate mentre quelle per il credito al consumo si sono allentate. Dal lato della domanda, hanno continuato a crescere le richieste sia per il credito al consumo sia per i prestiti per acquisto di abitazioni. Per la seconda parte dell’anno l’indagine prefigura un’espansione della domanda e un allentamento delle condizioni di offerta. Nel secondo trimestre del 2016 il tasso di interesse medio sui nuovi mutui è diminuito di 33 centesimi (dal 2,86 al 2,53 per cento).

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