La Banca d’Italia ha pubblicato l’elenco aggiornato delle procedure di amministrazione straordinaria:
- Istituto per il Credito sportivo
- Gruppo Bancario Mediterraneo Holding S.p.A.
- Banca di Credito Cooperativo ‘Sen. Pietro Grammatico’ di Paceco – Società Cooperativa
La Banca d’Italia ha reso inoltre noto che in data 31 gennaio 2017, a seguito della ricostituzione degli organi sociali da parte dell’assemblea dei soci e della restituzione della banca alla gestione ordinaria, si è conclusa la procedura di amministrazione straordinaria di Gbm Banca S.p.A., con sede in Roma, disposta con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del primo ottobre 2015 su proposta della stessa Banca d’Italia.
La disciplina dell’amministrazione straordinaria prevede che la vigilanza valuti se sussistano i presupposti che la legge stabilisce per avviare il commissariamento della banca (“l’amministrazione straordinaria”): previsione di gravi perdite patrimoniali e/o gravi irregolarità/violazioni normative (tali, ad es., da aver compromesso la funzionalità dell’assetto di governo della banca, minacciandone la stabilità).
Se si giunge alla conclusione che i presupposti per l’amministrazione straordinaria siano presenti, la Banca d’Italia procede a chiedere al ministro dell’economia e delle finanze di disporre, con proprio decreto, il commissariamento: il cda e il collegio sindacale vengono sciolti e sostituiti da commissari straordinari e da un comitato di sorveglianza appositamente nominati. Compito dei commissari è quello di accertare se la banca possa essere restituita alla normalità, anche attraverso una fusione con un altro intermediario, oppure debba essere posta in liquidazione. Va rilevato che il commissariamento rappresenta una misura di intervento molto forte. Finché non se ne rilevano i prerequisiti (gravi perdite patrimoniali e/o gravi irregolarità) la vigilanza non può intervenire “d’imperio” su un soggetto privato a fini preventivi: se lo facesse, opererebbe al di fuori dei poteri previsti dall’ordinamento.
Se le ispezioni fanno emergere ipotesi di irregolarità amministrative commesse da singoli esponenti, si inizia anche un procedimento sanzionatorio a loro carico, sopra descritto. In presenza di ipotesi di reato, si invia il rapporto ispettivo alla Procura competente per le sue valutazioni.