Banca d’Italia, i bilanci delle famiglie italiane nel 2010. Il 27,7% delle famiglie è indebitata: il mutuo è il motivo principale

Il debito residuo per le famiglie che usufruiscono di almeno un finanziamento corrisponde in media a poco più di un’annualità di reddito; il valore sale a quasi due annualità considerando le sole famiglie con mutui per l’acquisto di immobili. L’incidenza mediana della rata annuale complessiva per il rimborso dei prestiti sul reddito familiare è del 12,4%.

La vulnerabilità finanziaria, convenzionalmente identificata da una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30% del reddito, riguarda l’11,1% dei nuclei indebitati e si concentra presso le famiglie con entrate modeste. Il fenomeno appare stabile rispetto al passato.

Altri dati

Nel 2010 il reddito familiare medio annuo, al netto delle imposte e dei contributi, è risultato pari a 32.714 euro, 2.726 euro al mese. Il reddito equivalente, una misura che tiene conto della dimensione e della composizione del nucleo familiare, si è attestato sui 18.914 mila euro per individuo, un valore inferiore, in termini reali, dello 0,6% rispetto all’indagine 2008.

Il reddito da lavoro dipendente è risultato, in media, pari a 16.559 euro, pressoché lo stesso livello in termini reali rispetto al 2008 (-0,3%). Quello da lavoro indipendente è risultato di 20.202 euro, con una diminuzione del 2,3%. Il reddito da trasferimenti è stato di 10.672 euro, in calo del 3,4%.

La ricchezza familiare netta, data dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore) e delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (mutui e altri debiti), presenta un valore medio di 163.875 euro. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 45,9% della ricchezza netta familiare totale (44,3% nel 2008).

Le interviste sono state condotte tra gennaio e agosto 2011 e hanno interessato quasi otto mila famiglie di oltre trecento comuni.

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