Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono conto delle istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d’Italia e delle risposte ai quesiti pubblicate sul sito della Banca nonché dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota metodologica al Decreto del 24 dicembre 2009.
Come previsto dall’art. 2 della legge 108/1996, si è tenuto conto delle decisioni di politica monetaria assunte dalla BCE per apportare sui tassi rilevati una correzione al ribasso pari alla media delle variazioni del tasso BCE negli ultimi due trimestri (-31 basis point).
I tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel quarto trimestre del 2011 – al lordo della correzione per il tasso BCE – evidenziano un andamento lievemente crescente, con alcune eccezioni. Le variazioni più consistenti sono le seguenti:
– sono segnalati in crescita, ancora una volta, i tassi del leasing immobiliare (+100 bp circa) e quelli del leasing strumentale oltre i 25 mila euro (+106 bp);;
– risultano invece in diminuzione (-50 bp) i tassi per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione..
Con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il quarto trimestre 2011, aggregati in tre categorie di operazioni.
In proposito, si rammenta che la legge 108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto […] all’opera di mediazione” (la legge non stabilisce un parametro massimo per gli oneri di mediazione, differentemente da quanto avviene per i tassi effettivi globali medi). La rilevazione statistica evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento.
Di seguito i dati medi di sistema sull’entità degli oneri di mediazione rilevati nel terzo trimestre 2011:
Compenso di mediazione percepito dai soggetti iscritti all’albo dei Mediatori Creditizi ex art. 16 della L. 108/96
percentuale sul capitale finanziato – dato medio ponderato per il numero di operazioni concluse tramite mediatori nel periodo 1 ottobre – 31 dicembre 2011
- Finanziamenti alle imprese (include, tra l’altro, aperture di credito, anticipi e sconti, factoring, leasing; sono esclusi i mutui ipotecari) 1,34% (era 1,20% il trimestre precedente, 1,43% il secondo trimestre e 1,35% nel primo trimestre 2011)
- Finanziamenti alle famiglie (include, tra l’altro, i crediti personali, finalizzati, revolving e le cessioni del quinto dello stipendio e della pensione; sono esclusi i mutui ipotecari) 4,70% (era 4,84% il trimestre precedente, 4,58% il secondo trimestre e 3,27% nel primo trimestre 2011)
- Mutui ipotecari 1,76% (era 1,70% il trimestre precedente, 1,55% il secondo trimestre e 1,53% nel primo trimestre 2011)
I tassi effettivi globali medi su base annua e interessi usurari ai sensi dell’art. 2 della legge n.108/96 (ai fini della determinazione degli interessi usurari ai sensi dell’art. 2 della legge n.108/96, come modificato dal d.l. 70/2011, i tassi rilevati devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali. la differenza tra il limite e il tasso medio non può superare gli 8 punti percentuali). Periodo di applicazione dal 1° gennaio 2012 fino al 31 marzo 2012
Aperture di credito in Conto Corrente fino a 5.000 10,87% (era 11,00%), limite tasso usura 17,59% (era 17,75%); oltre 5.000 9,45% (era 9,31%), limite tasso usura 15,81% (era 15,64%);
Scoperti senza affidamento fino a 1.500 14,33% (era 14,56%), limite tasso usura 21,91% (era 22,20%); oltre 1.500 14,02% (era 13,97%), limite tasso usura 21,52% (era 21,46%);
Anticipi e sconti fino a 5.000 7,25% (era 6,88%), limite tasso usura 13,06% (era 12,60%); da 5.000 a 100.000 6,80% (era 6,59%), limite tasso usura 12,50% (era 12,24%); oltre 100.000 4,84% (era 4,49%), limite tasso usura 10,05% (era 9,61%);
Factoring fino a 50.000 5,81% (era 5,68%), limite tasso usura 11,26% (era 11,10%); oltre 50.000 4,17% (era 4,08%), limite tasso usura 9,21% (era 9,10%);
Crediti personali intera distribuzione 11,40% (era 11,32%), limite tasso usura 18,25% (era 18,15%);
Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese 10,10% (era 10,31%), limite tasso usura 16,62% (era 16,89%);
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione fino a 5.000 12,55% (era 13,05%), limite tasso usura 19,69% (era 20,31%); oltre 5.000 11,08% (era 11,05%), limite tasso usura 17,85% (era 17,81%);
Leasing – autoveicoli e aeronavale fino a 25.000 9,25% (era 8,89%), limite tasso usura 15,56% (era 15,11%); oltre 25.000 7,89% (era 7,38%), limite tasso usura 13,86% (era 13,22%);
Leasing – immobiliare a tasso fisso intera distribuzione 7,77% (era 6,74%), limite tasso usura 13,71% (era 12,42%);
Leasing – immobiliare a tasso variabile intera distribuzione 5,35% (era 4,40%), limite tasso usura 10,69% (era 9,50%);
Leasing – strumentale fino a 25.000 9,29% (era 8,73%), limite tasso usura 15,61% (era 14,91%); oltre 25.000 6,84% (era 5,78%), limite tasso usura 12,55% (era 11,22%);
Credito finalizzato all’acquisto rateale fino a 5.000 12,05% (era 12,12%), limite tasso usura 19,06% (era 19,15%); oltre 5.000 10,05% (era 10,38%), limite tasso usura 16,56% (era 16,97%);
Credito revolving fino a 5.000 16,85% (era 17,13%), limite tasso usura 24,85% (era 25,13%); oltre 5.000 11,94% (era 12,02%), limite tasso usura 18,92% (era 19,02%);
Mutui – a tasso fisso intera distribuzione 4,75% (era 4,68%), limite tasso usura 9,94% (era 9,85%);
Mutui – a tasso variabile intera distribuzione 3,66% (era 3,43%), limite tasso usura 8,57% (era 8,29%).