Banca d’Italia: i nuovi tassi effettivi globali medi e le rilevazioni dei compensi di mediazione (1° luglio – 30 settembre 2012)

Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono conto delle istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d’Italia e delle risposte ai quesiti pubblicate sul sito della Banca nonché dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota metodologica al Decreto del 24 dicembre 2009.

Dal 14 dicembre 2011 la Banca Centrale Europea ha mantenuto invariato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale all’1,00 per cento e pertanto non sono state apportate rettifiche ai tassi osservati.

I tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel primo trimestre del 2012 evidenziano evidenziano per quasi tutte le categorie un andamento crescente. Le variazioni più consistenti sono le seguenti:
– sono segnalati in crescita i tassi del credito personale (+94 bp), quelli del leasing strumentale fino a 25.000 e oltre 25.000 euro (+97 bp e +90 bp rispettivamente) e quelli dei mutui a tasso fisso (+76 bp) e variabile (+68 bp);
– risultano invece in diminuzione (-12 bp) i tassi per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione fino a 5.000 euro.

In riferimento al numero di operazioni, risultano in netto calo il leasing immobiliare e i mutui ipotecari.

Con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il primo trimestre 2012, aggregati in tre categorie di operazioni.

In proposito, si rammenta che la legge 108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto […] all’opera di mediazione” (la legge non stabilisce un parametro massimo per gli oneri di mediazione, differentemente da quanto avviene per i tassi effettivi globali medi). La rilevazione statistica evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento.

Di seguito i dati medi di sistema sull’entità degli oneri di mediazione rilevati nel primo trimestre 2012:

Compenso di mediazione percepito dai soggetti iscritti all’albo dei Mediatori Creditizi ex art. 16 della L. 108/96

percentuale sul capitale finanziato – dato medio ponderato per il numero di operazioni concluse tramite mediatori nel periodo 1 gennaio – 31 marzo 2012

  1. Finanziamenti alle imprese (include, tra l’altro, aperture di credito, anticipi e sconti, factoring, leasing; sono esclusi i mutui ipotecari) 1,5% (era 1,34% il trimestre precedente,1,20% il terzo trimestre 2011, 1,43% il secondo trimestre e 1,35% nel primo trimestre 2011)
  2. Finanziamenti alle famiglie (include, tra l’altro, i crediti personali, finalizzati, revolving e le cessioni del quinto dello stipendio e della pensione; sono esclusi i mutui ipotecari)  4,47% (era 4,70% il trimestre precedente, 4,84% il terzo trimestre 2011, 4,58% il secondo trimestre e 3,27% nel primo trimestre 2011)
  3. Mutui ipotecari 1,54% (era 1,76% il trimestre precedente, 1,70% il terzo trimestre 2011, 1,55% il secondo trimestre e 1,53% nel primo trimestre 2011)

I tassi effettivi globali medi su base annua e interessi usurari ai sensi dell’art. 2 della legge n.108/96 (ai fini della determinazione degli interessi usurari ai sensi dell’art. 2 della legge n.108/96, come modificato dal d.l. 70/2011, i tassi rilevati devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali. la differenza tra il limite e il tasso medio non può superare gli 8 punti percentuali). Periodo di applicazione dal 1° luglio 2012 fino al 3o settembre 2012

Aperture di credito in Conto Corrente fino a 5.000 11,24% (era 10,87%), limite tasso usura 17,59% (era 17,59%); oltre 5.000 9,93% (era 9,45%), limite tasso usura 16,41% (era 15,81%);
Scoperti senza affidamento
fino a 1.500 14,48% (era 14,33%), limite tasso usura 22,10% (era 21,91%); oltre 1.500 14,30% (era 14,02%), limite tasso usura 21,87% (era 21,52%);
Anticipi e sconti
fino a 5.000 7,92% (era 7,25%), limite tasso usura 13,90% (era 13,06%); da 5.000 a 100.000 7,47% (era 6,80%), limite tasso usura 13,34% (era 12,50%); oltre 100.000 5,43% (era 4,84%), limite tasso usura 10,79% (era 10,05%);
Factoring
fino a 50.000 6,44% (era 5,81%), limite tasso usura 12,05% (era 11,26%); oltre 50.000 4,66% (era 4,17%), limite tasso usura 9,82% (era 9,21%);
Crediti personali
intera distribuzione 12,34% (era 11,40%), limite tasso usura 19,42% (era 18,25%);
Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese
10,79% (era 10,10%), limite tasso usura 17,49% (era 16,62%);
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione
fino a 5.000 12,43% (era 12,55%), limite tasso usura 19,54% (era 19,69%); oltre 5.000 11,69% (era 11,08%), limite tasso usura 18,61% (era 17,85%);
Leasing – autoveicoli e aeronavale
fino a 25.000 9,82% (era 9,25%), limite tasso usura 16,27% (era 15,56%); oltre 25.000 8,54% (era 7,89%), limite tasso usura 14,67% (era 13,86%);
Leasing – immobiliare
a tasso fisso intera distribuzione 8,07% (era 7,77%), limite tasso usura 14,09% (era 13,71%);
Leasing – immobiliare a tasso variabile intera distribuzione 5,81% (era 5,35%), limite tasso usura 11,26% (era 10,69%);
Leasing – strumentale fino a 25.000 10,26% (era 9,29%), limite tasso usura 16,82% (era 15,61%); oltre 25.000 7,74% (era 6,84%), limite tasso usura 13,67% (era 12,55%);
Credito finalizzato all’acquisto rateale
fino a 5.000 12,41% (era 12,05%), limite tasso usura 19,51% (era 19,06%); oltre 5.000 10,67% (era 10,05%), limite tasso usura 17,34% (era 16,56%);
Credito revolving
fino a 5.000 17,10% (era 16,85%), limite tasso usura 25,10% (era 24,85%); oltre 5.000 12,08% (era 11,94%), limite tasso usura 19,10% (era 18,92%);
Mutui – a tasso fisso
intera distribuzione 5,51% (era 4,75%), limite tasso usura 10,89% (era 9,94%);
Mutui – a tasso variabile
intera distribuzione 4,34% (era 3,66%), limite tasso usura 9,42% (era 8,57%).