La contrazione dei finanziamenti ha interessato tutti i settori di attività economica, anche se è stato particolarmente accentuato nel comparto manifatturiero (-6,4% a giugno, in crescita dello 0,5% nel 2011).
Durante i mesi estivi si è intensificato il calo nei servizi e nelle costruzioni (rispettivamente -5,7 e -6% ad agosto), mentre si è lievemente attenuata la diminuzione del credito alle imprese manifatturiere (-5,5% ad agosto).
I tassi di interesse a breve termine sono saliti in media di 0,45 punti percentuali rispetto al dicembre del 2011, portandosi al 6%; quelli a medio e lungo termine sono scesi nel secondo trimestre dell’anno, al 4,2%, tornando su valori lievemente inferiori a quelli della fine del 2011. Secondo Bankitalia i risultati “indicano che la dinamica dei prestiti alle imprese nel primo semestre del 2012 sarebbe stata fortemente condizionata da una diminuzione ulteriore della domanda di credito, soprattutto nel comparto delle costruzioni”. Alla debole domanda di finanziamenti si sono affiancate anche difficoltà di accesso al credito, “sebbene l’irrigidimento delle condizioni creditizie si sia lievemente attenuato rispetto al picco raggiunto nel secondo semestre dell’anno passato”.
per quanto attiene la qualità del credito, le nuove sofferenze in rapporto all’ammontare dei prestiti sono salite dall’1,9% al 2,2% per le imprese. Il deterioramento della qualita’ ha caratterizzato in modo piu’ marcato il settore delle costruzioni, in cui tasso di insolvenza e’ stato pari al 4,3% a giugno (3,7% alla fine del 2011), in progressivo aumento dall’autunno del 2008. Il tasso di decadimento e’ aumentato anche per le imprese manifatturiere (2,3%, dal 2,1% del 2011) e per quelle del terziario (1,7%, dall’1,4% del 2011). Di contro il tasso di ingresso in sofferenza è leggermente diminuito per le famiglie consumatrici passando dall’1,6 del 2011 all’1,5 attuale.
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