Nella prima parte del 2012, si legge nel dossier, il settore industriale ha continuato a risentire della fase congiunturale negativa iniziata negli ultimi mesi dell’anno precedente e nche in Sicilia l’andamento è stato sfavorevole.
Stando ai risultati del sondaggio congiunturale su un campione di imprese industriali con almeno 20 addetti, svolto da Palazzo Koch tra settembre e ottobre, oltre la metà delle aziende ha registrato una riduzione del fatturato nei primi nove mesi del 2012, in peggioramento rispetto alla rilevazione effettuata un anno prima, quando il fatturato era diminuito nel 37,5 per cento dei casi. Soltanto il 19,0 per cento delle imprese ha registrato un aumento delle vendite in valore (37,3 per cento un anno prima).
La percentuale di imprese che prevedono di chiudere l’esercizio in corso con un utile è pari al 61,3%, a fronte del 23,1% di quelle che hanno indicato una perdita (erano il 18,4% a fine 2011).
Ancora, il rapporto sottolinea che le decisioni relative all’accumulazione di capitale trovano un freno negli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata e nell’incertezza sulle prospettive dell’economia. Meno della metà delle imprese sta effettuando le spese di investimento programmate a inizio anno; per oltre un terzo delle imprese la spesa effettiva nel 2012 sarà inferiore a quella prevista. Sulla dimensione degli investimenti hanno inciso tra l’altro fattori finanziari e organizzativi o tecnici. Per il 2013 i tre quarti delle imprese prevedono una spesa per investimenti stabile o in ulteriore calo.
Il 44,7% delle aziende contattate prevede un calo dell’occupazione rispetto all’anno precedente, mentre l’8,3% ritiene che il numero di lavoratori impiegati andrà aumentando.
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