Banca d’Italia: nel 2011 forte contrazione del credito in Toscana

Secondo le stime di Palazzo Koch nel 2011 i prestiti bancari, al netto delle sofferenze, concessi a residenti in Toscana hanno decelerato, per poi quasi arrestarsi alla fine dell’anno (0,9 per cento) e flettere nei primi mesi del 2012 (-1,3 per cento in marzo).

Analogamente a quanto accaduto nella prima fase della crisi, una dinamica meno favorevole ha interessato le erogazioni dei principali gruppi bancari. I tassi di interesse a breve termine sono aumentati in modo generalizzato (dal 5,1 al 6,3 per cento per il complesso della clientela), riflettendo l’incremento nel costo della raccolta e il peggioramento della qualita’ del credito.

La domanda di finanziamento delle imprese e’ rimasta contenuta e limitata al fabbisogno connesso con il capitale circolante e alla ristrutturazione del debito.

I prestiti alle famiglie hanno rallentato (al 2,1 per cento, considerando banche e società finanziarie), principalmente per effetto del calo dei nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni (circa un quinto rispetto al 2010). Anche in questo caso alla debolezza della domanda si è associato un peggioramento delle condizioni di offerta.

Nel 2011 i depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese hanno registrato per il secondo anno consecutivo una lieve riduzione (-0,6 per cento). Anche il valore di mercato dei titoli depositati e’ diminuito (-0,7 per cento), con un aumento del valore dei titoli di Stato e una flessione di quello delle obbligazioni non bancarie.