Nel 2015 la riduzione dei prestiti bancari alla clientela residente in Basilicata si è pressoché arrestata (-0,3 per cento nei dodici mesi terminanti a dicembre 2015, -0,8 nel 2014). Tale dinamica, che ha riflesso soprattutto la moderata ripresa della domanda, è sostanzialmente in linea con la media del Paese e del Mezzogiorno. Sulla base di dati preliminari, nei primi tre mesi del 2016 il credito è rimasto invariato (0,2 per cento). Lo rileva la Banca d’Italia nella sua periodica analisi relativa alle economia delle regioni.
La stabilizzazione dei prestiti è dovuta esclusivamente ai finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici, che hanno ripreso a crescere (3,0 per cento a dicembre 2015 a fronte del -0,4 del 2014). I prestiti alle imprese hanno invece continuato a contrarsi (-2,2 per cento a fine 2015, -0,2 nel 2014). La flessione è stata più accentuata per i finanziamenti alle piccole imprese (-3,0 per cento, a fronte di una stagnazione nel 2014).
L’andamento del credito si è differenziato anche tra classi dimensionali di banche. I prestiti concessi dalle banche appartenenti ai primi cinque gruppi nazionali hanno continuato a contrarsi mentre quelli erogati dalle altre banche hanno ripreso a crescere (rispettivamente -3,2 e 1,8 per cento a fine 2015).
Il credito alle famiglie
I finanziamenti alle famiglie, erogati sia dalle banche sia dalle società finanziarie, sono cresciuti del 2,0 per cento nei dodici mesi terminanti a dicembre 2015 (-1,2 per cento a fine 2014). Il credito al consumo e i mutui per l’acquisto di abitazioni hanno ripreso a crescere (4,1 e 2,0 per cento, rispettivamente, a fronte del -1,5 e -0,5 nel 2014). Nel 2015 le erogazioni di nuovi mutui alle famiglie lucane sono cresciute in maniera significativa rispetto al 2014 (da circa 78 milioni a 138 nel 2015). Il fenomeno ha interessato entrambe le province. Le nuove erogazioni hanno raggiunto i 65 milioni nella provincia di Matera e 73 in quella di Potenza. L’aumento ha interessato esclusivamente le erogazioni a tasso fisso, che rappresentano in Basilicata una quota maggiore rispetto alla media italiana e del Mezzogiorno.
Le erogazioni hanno interessato principalmente i mutui di importo inferiore a 95.000 euro, pari a circa il 31 per cento del totale, mentre è ancora diminuita la quota destinata a debitori under 35. È invece rimasta stabile la durata media del finanziamento, intorno ai 20 anni, e la percentuale del valore dell’immobile finanziata dalle banche (loan to value), pari a circa il 58,5 per cento.
Nell’ultimo trimestre dello scorso anno i tassi d’interesse praticati dalle banche sui mutui per l’acquisto di abitazioni sono stati pari in media al 2,85 per cento, più bassi di circa mezzo punto percentuale rispetto alla fine del 2014.
Il credito alle imprese
Tenendo conto non solo dei prestiti bancari ma anche di quelli delle società finanziarie, il credito erogato al settore produttivo è rimasto sostanzialmente stabile nei dodici mesi terminanti a dicembre 2015. La flessione dei prestiti alle imprese delle costruzioni (-5,7 per cento) è stata bilanciata dalla crescita del credito erogato alle imprese delle altre branche di attività economica, in particolare a quelle del settore energetico. Il settore manifatturiero è cresciuto dell’1,1 per cento trainato dal comparto della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e da quello della fabbricazione di autoveicoli e altri mezzi di trasporto, che ha registrato un marcato incremento, in corrispondenza della vivace attività nel comparto automotive regionale. I prestiti al settore terziario sono aumentati dello 0,8 per cento, riflettendo soprattutto la crescita dei finanziamenti alle attività professionali, scientifiche e tecniche. In controtendenza è risultata la dinamica dei prestiti alle imprese di servizi di alloggio e ristorazione (da 0,1 per cento del 2014 a -1,1 per cento).
Nel 2015 i finanziamenti alle imprese dei servizi di alloggio e di ristorazione si sono ridotti in entrambe le province (-1,3 per cento in quella di Potenza e -0,9 per quella di Matera), ma sono fortemente aumentati nel comune di Matera (20,2 per cento) che sta registrando una sensibile crescita dei flussi turistici.
I finanziamenti collegati alla gestione del portafoglio commerciale (anticipi e altri crediti autoliquidanti) sono aumentati, in particolare il factoring, mentre hanno continuato a ridursi quelli connessi alle aperture di credito in conto corrente. Si è arrestata anche la contrazione dei finanziamenti a più protratta scadenza (0,4 per cento a fine 2015 rispetto al -6,3 del 2014), che hanno in parte beneficiato delle operazioni di consolidamento del passivo, favorite anche dal basso livello dei tassi di interesse.
Da un’analisi condotta su un campione di circa 2.960 società di capitale con sede in regione, per le quali si dispone sia dei dati di bilancio sia delle segnalazioni bancarie alla Centrale dei rischi, è emerso che nel 2015 la contrazione del credito è stata più accentuata per le imprese classificate come più rischiose sulla base dei rating loro attribuiti da Cerved Group rispetto a quelle giudicate meno rischiose.
Il finanziamento delle imprese è stato sostenuto anche dall’attività dei confidi, le cui garanzie a favore delle società con sede in regione si sono attestate a quota 103 milioni, con un incremento del 16,0 per cento rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto al calo della media nazionale (-8,0). L’incidenza dei prestiti bancari alle imprese lucane con meno di venti addetti garantiti dai consorzi resta però inferiore alla media nazionale (rispettivamente 7,7 e 9,1 per cento). Tra la fine del 2014 e del 2015 i tassi d’interesse a medio e a lungo termine praticati alle imprese si sono ridotti di oltre mezzo punto percentuale, al 3,57 per cento, e quelli a breve di 70 centesimi, portandosi al 6,04 per cento. Il ribasso dei tassi sui prestiti a breve ha riguardato tutti i settori di attività economica.
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