Lo studio sottolinea che “nel 2011 i prestiti alle famiglie hanno rallentato”, soprattutto “nelle regioni centromeridionali. L’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di circa 400 intermediari mostra che sulla dinamica dei prestiti ha influito ovunque l’irrigidimento dei criteri di offerta delle banche, in un contesto di debolezza della domanda di finanziamenti”.
A fronte di questa situzione, tuttavia, nella seconda parte del 2011 e nei primi mesi del 2012 sono state intraprese una serie di iniziative volte ad accelerare l’utilizzo dei fondi strutturali, anche attraverso una riprogrammazione delle risorse, è stato approvato il Piano di azione e coesione, sono state sbloccate parte delle risorse già stanziate nel Fondo per lo sviluppo e la coesione, azioni che hanno portato a un allentamento della stretta creditizia.