Banca d’Italia, resoconto della consultazione sulle modifiche alle istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della Legge 108/96

Banca d'Italia Logo 2Il 30 giugno 2015 si è conclusa la consultazione pubblica sulle modifiche apportate alle istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della Legge 108/96, disposizioni in materia di usura, che ha rappresentato l’occasione per recepire le modifiche normative intervenute negli ultimi anni in tema di credito e, in particolare, sulla remunerazione degli affidamenti in conto corrente. Sono pervenute 15 risposte (un rispondente ha chiesto che i propri commenti fossero pubblicati in forma anonima).

Nel corso della consultazione, informa una nota della Banca d’Italia, sono pervenute, oltre ad osservazioni di natura sostanziale, anche considerazioni di natura metodologica con particolare riferimento alle modalità di svolgimento dell’analisi di impatto della regolamentazione (Air).

È stato sostenuto che non sussisterebbero le condizioni per svolgere un’analisi di tipo “semplificato”, come previste dalle Linee guida della Banca d’Italia per l’analisi di impatto della regolamentazione (Circolare n.277, 20 luglio 2010), e che sarebbe stato necessario svolgere un’Air “completa”. In merito all’Air semplificata, alla sua natura e alle condizioni che la rendono auspicabile, è opportuno segnalare quanto segue. L’identificazione di un’Air come “semplificata” non implica che l’analisi si svolga in modo semplice o approssimativo. Tale definizione si riferisce invece a profili di natura prevalentemente organizzativa, interni alla Banca d’Italia. A differenza dell’Air “completa”, la cui realizzazione è curata dalla struttura della Banca d’Italia formalmente investita della responsabilità di svolgere l’Air, l’Air semplificata viene condotta dalla stessa struttura della Banca che propone la modifica normativa. D’altra parte, l’affidabilità delle analisi beneficia proprio dell’approfondita conoscenza dei problemi, il cui grado di complessità può essere notevole e che sono pertanto noti alla struttura “competente per materia”. Al tempo stesso, una reciproca e continua collaborazione tra quest’ultima e la struttura formalmente investita di svolgere l’Air assicura il rispetto dei criteri previsti dalla regolamentazione interna in tema di Air, così come l’utilizzo di un approccio metodologico coerente; in ultima istanza, questa cooperazione informale tra strutture assicura che l’Air semplificata raggiunga standard qualitativi adeguati. Analoghe considerazioni valgono in merito alle altre condizioni che sussistono per condurre un’Air semplificata. A tal proposito, va ribadito come quelli indentificati dalle Linee guida citate in precedenza rappresentino solo dei principi che possono orientare la scelta sull’approccio da seguire; non a caso, le Linee guida fanno presente l’impossibilità di una puntuale definizione ex ante di criteri tassativi da seguire per discriminare tra Air semplificata e completa.

Ulteriori osservazioni sono state sollevate in merito ai risultati dell’Air stessa. In particolare, è stato sostenuto che, in materia di modalità di computo della commissione di istruttoria veloce (Civ) nel calcolo del tasso effettivo globale (Teg), non siano state rese note le ulteriori opzioni regolamentari considerate oltre alle due opzioni esplicitate, che prevedono rispettivamente la non annualizzazione (opzione zero, in quanto rappresenterebbe il mantenimento del regime attuale) o l’annualizzazione della Civ nel calcolo del Teg (opzione alternativa, oggetto di analisi). Tale osservazione non può essere accolta. Infatti, l’opzione di annualizzazione della Civ, alternativa rispetto al mantenimento dello status quo, è l’unica che presentava aspetti oggettivamente rilevanti per l’implementazione, non esistendo altre opzioni concretamente praticabili. Infine, per quanto riguarda i costi e benefici dell’opzione che prevede l’annualizzazione della Civ si ritiene che una mera elencazione dei soggetti su cui i costi e i benefici insistono – come rappresentata nel position paper dell’Abi- non sia rappresentativa degli impatti sui vari portatori di interesse. Esistono differenze sull’intensità dei costi e dei benefici per i vari soggetti interessati; in particolare, i benefici per la clientela connessi all’opzione di annualizzazione sono superiori ai costi sostenuti dagli intermediari. Pertanto, la preferibilità dell’opzione presentata in consultazione è stata valutata alla luce del superiore beneficio netto (differenza tra benefici e costi) ad essa assegnato rispetto al mantenimento dello status quo.

Consulta le istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi in consultazione