La Banca d’Italia ha comunicato ieri le soglie di usura valide per il secondo trimestre 2021. I valori vengono calcolati sulla base dei Tassi effettivi globali medi (Tegm) applicati nel quarto trimestre 2020 dagli intermediari, rilevati su delega del ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della Legge n.108/96 (antiusura) in base alle categorie omogenee di operazioni definite annualmente dal Mef stesso.
A fini informativi, la Banca d’Italia ha inoltre reso noti i valori medi dei compensi di mediazione percepiti nel quarto trimestre 2020 dai mediatori creditizi autorizzati, aggregati in tre categorie di operazioni: finanziamenti alle imprese, finanziamenti alle famiglie e mutui ipotecari. La legge n.108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui il compenso richiesto o incassato risulti sproporzionato rispetto all’opera di mediazione prestata, senza tuttavia stabilire una soglia.
In particolare, le soglie di usura per il secondo trimestre 2021 saranno pari al 6,25% per i mutui ipotecari a tasso fisso (Tegm, 1,8%); a 6,825% per i mutui a tasso variabile (Tegm, 2,26%); al 18% per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione fino a 15.000 euro (Tegm, 11,2%) e al 13,3625% per quelli che superano i 15.000 euro (Tegm, 7,49%).
Il compenso di mediazione percepito nel quarto trimestre 2020 dai mediatori creditizi in percentuale rispetto al capitale finanziato, è stato pari all’1,21% sui finanziamenti alle imprese, al 5,34% per i finanziamenti alle famiglie e all’1,47% per i mutui ipotecari.
Di seguito la tabella della Banca d’Italia.