Banca popolare commercio e industria: il cda approva i risultati al 31 marzo 2012

Nel dettaglio, i proventi operativi, attestatisi a 87,0 milioni di euro (87,3 milioni a marzo 2011), hanno visto un minimo sviluppo del margine d’interesse, cresciuto dello 0,1% a 51,48 milioni di euro rispetto ai 51,44 milioni del primo trimestre 2011.Le commissioni nette risultano in crescita del 3,2% attestandosi a circa 35,3 milioni di euro rispetto ai 34,2 milioni dell’analogo periodo 2011.

Dal lato dei costi, la componente “spese del personale” (32,3 milioni di euro) risulta in calo dello 0,3% rispetto al primo trimestre 2011; il dato sconta oneri una tantum per incentivi all’esodo non presenti nel 2011. Le “altre spese amministrative” segnano una riduzione del 6,1% attestandosi a 25,7 milioni di euro rispetto ai 27,3 milioni dell’analogo periodo del 2011. Il totale delle spese amministrative (spese per il personale e altre spese amministrative) è pari a 57,9 milioni di euro rispetto ai 59,7 milioni dell’analogo periodo 2011 in calo del 3,0%. Complessivamente gli oneri operativi diminuiscono del 2,2%.

Il rapporto cost/income, calcolato rapportando gli oneri operativi ai proventi operativi, è risultato pari al 68,9%, in riduzione rispetto al 70,3% dell’analogo periodo 2011.

A conferma delle difficoltà economiche del contesto, le rettifiche nette di valore per deterioramento crediti sono aumentate a 5,8 milioni di euro rispetto ai 2,3 milioni di euro del primo trimestre 2011. Il costo del credito si attesta, su base annua, allo 0,27% rispetto allo 0,10% del 31 marzo 2011.

L’utile dell’operatività corrente, al lordo delle imposte, è pari a 20,9 milioni di euro con una diminuzione del 11,5% rispetto ai 23,7 milioni di euro del periodo gennaio-marzo 2011. Le imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente si attestano a 8,9 milioni di euro con un tax rate del 42,6% aumentato rispetto al 39,7% dello scorso esercizio con un conseguente utile netto di 12,0 milioni di euro.

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