Banca Popolare di Bergamo: nel primo trimestre utile netto a 45 milioni

La gestione operativa, spiega una nota, ha registrato una crescita dell’8,39% a 99,2 milioni di euro. In calo del 10,5% il margine di interesse a 113,73 milioni di euro, mentre crescono del 3% le commissioni nette portandosi a 84,2 milioni di euro. Il risultato dell’attività di negoziazione e copertura è positivo per 8,15 milioni di euro contro un saldo negativo da 4,41 milioni registrato nel primo quarto del 2012. Da segnalare anche la flessione della voce “Altri proventi di gestione” da 9,65 a 6,43 milioni di euro. Crescono del 9,81% a 26,2 milioni di euro le rettifiche su crediti e il costo del credito sale allo 0,55 per cento. La situazione patrimoniale indica un core tier 1 al 20,85 per cento.

Il costo del credito che ne deriva si è attestato allo 0,55% annualizzato, in crescita rispetto allo 0,49% del marzo 2012 ma in decisa flessione se confrontato con il dato di fine anno 2012 (0,72%). Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, nel trimestre gli impieghi a clientela si sono incrementati a 19,1 miliardi di euro (+1,50%); in particolare alla flessione riscontrata nella forma tecnica dei conti correnti si sono contrapposti gli incrementi dei mutui, dei prestiti personali e delle altre operazioni. La persistente fase di recessione continua a manifestare i propri effetti sulla componente dei crediti non performing: il loro ammontare, pari a 1,4 miliardi di euro circa, rappresenta a fine marzo il 7,39% del totale dei crediti netti verso la clientela.

La crescita del 5,54% espressa nel corso del trimestre (pari a 74 milioni di euro circa) è da attribuire in particolar modo all’aumento delle sofferenze, degli incagli e delle esposizioni scadute. L’andamento di tali crediti in default si rispecchia negli indicatori di rischiosità, con il rapporto sofferenze nette/impieghi netti pari al 2,91% (rispetto al 2,88% di fine anno 2012) – peraltro sempre al di sotto del 3,23% del sistema bancario – ed il rapporto incagli netti/impieghi netti che si è incrementato al 3,64%, dal 3,44% dello scorso dicembre.

La raccolta totale da clientela attestatasi a fine marzo a 43,6 miliardi di euro ha espresso un progresso di 0,25 punti percentuali. Nel dettaglio, la raccolta diretta da clientela, stante le persistenti difficoltà nell’accumulo del risparmio da parte delle famiglie, è rimasta sostanzialmente invariata attestandosi a 19,1 miliardi di euro (-0,46%), peraltro con sviluppi opposti tra la componente dei “conti correnti e depositi liberi e vincolati”, in progresso del 2,48%, e la componente dei titoli in circolazione in flessione del 6,48%, (obbligazioni, -6,46% e altri titoli, -6,82%).

L’andamento della voce “obbligazioni” trova giustificazione nel nuovo programma di emissione accentrata presso la Capogruppo in sostituzione delle passate emissioni da parte delle singole Banche Rete alle quali viene attribuito il ruolo di collocatrici. La raccolta indiretta da clientela ordinaria ammonta a 24,5 miliardi di euro, suddivisi fra “risparmio gestito” e “polizze vita” per 12,4 miliardi di euro (+1,53%) – che rappresentano il 50,50% del totale della raccolta indiretta – e “raccolta amministrata” per 12,1 miliardi (+0,09%). La solidità patrimoniale della Banca trova conferme anche alla fine del primo trimestre di quest’anno e si esprime con coefficienti elevati e ben oltre i valori minimi stabiliti dalla vigente normativa.

Il rapporto fra il patrimonio di base ed il totale delle attività a rischio ponderate (Tier 1) è pari al 20,85% (20,62% a fine 2012), così come il rapporto fra il patrimonio di vigilanza ed il totale delle attività a rischio ponderate (Total Capital Ratio) attestatosi al 20,73% (20,50% al 31 dicembre 2012).

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