Il consiglio di amministrazione di Banca Regionale Europea, riunitosi sotto la presidenza del dott. Luigi Rossi di Montelera, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2012. Pur nel perdurare di un quadro economico incerto, con il prolungamento della fase di recessione nei primi mesi dell’anno, la Banca ha conseguito risultati soddisfacenti, sia patrimoniali che economici che riflettono una politica aziendale di redditività sostenibile, liquidità e basso profilo di rischio, e sono frutto della crescente fiducia dei circa 325.000 clienti che riconoscono alla Banca Regionale Europea l’impegno a “fare Banca per bene”.
L’utile netto al 31 marzo 2012, al netto degli eventi non ricorrenti, è risultato pari a 7,134 milioni di euro, in aumento del 4,05% rispetto allo stesso periodo del 2011. Includendo gli oneri una tantum per eventi non ricorrenti – prevalentemente relativi all’incorporazione del Banco di San Giorgio – l’utile netto contabile del primo trimestre 2012 ammonta a 6,073 milioni di euro.
A livello patrimoniale, la Banca vede confermata la propria solidità. L’indicatore patrimoniale Tier 1 Capital Ratio (rapporto tra il patrimonio di base e il totale delle attività ponderate per il rischio) si è attestato al 27,19%, ben al di sopra degli standard richiesti dagli organismi nazionali ed internazionali, e con una crescita di quasi 2 p.p. da marzo 2011. Anche il Total Capital Ratio cresce, dal 27,65% di marzo 2011 al 29,60% di marzo 2012, e tale crescita costituisce garanzia per continuare ad offrire adeguato sostegno agli operatori, alle imprese ed alle famiglie.
Nonostante il difficile periodo congiunturale, Banca Regionale Europea ha inteso perseguire la propria missione di supportare l’economia piemontese attraverso una costante vicinanza al territorio, soprattutto nei confronti delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
A livello complessivo, al 31 marzo 2012 gli impieghi alla clientela della Banca si sono attestati a circa 6,9 miliardi di euro (-0,8% da dicembre 2011).
Gli impieghi alle famiglie e alle PMI piemontesi sono rimasti sostanzialmente stabili da fine dicembre 2011; per contro, il comparto large corporate ha evidenziato una contrazione del 5,6%.