Dopo il recente ingresso nel settore del crowdfunding, Banca Valsabbina finalizza un altro accordo strategico e investe nella tecnologia blockchain. L’istituto bresciano ha infatti raggiunto l’intesa per l’acquisizione fino a un massimo del 27% del capitale di Sandbox s.r.l., fintech milanese che, tramite l’utilizzo della blockchain, si pone al servizio della trasformazione digitale delle aziende in ambito finanziario.
L’accordo, spiega una nota, prevede in particolare il ritiro da parte della Banca di quote di minoranza sul mercato secondario, con ulteriore conferimento in denaro, congiuntamente ad altri nuovi soci, a perfezionamento di un’operazione di aumento di capitale, funzionale allo sviluppo strategico e alla crescita di Sandbox.
La blockchain (letteralmente “catena di blocchi”), rappresenta una tecnologia che si basa su una struttura dati condivisa e immutabile. È infatti definibile come un “registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia”. Rappresenta una forma di tecnologia nuova, particolarmente specialistica, ma con importanti potenzialità, dato che può essere applicata a diversi settori e servizi, con la finalità di efficientare, innovare e rendere più sicuri certi processi.
Sandbox utilizza la blockchain nella gestione della governance societaria, e ha inoltre l’obiettivo di utilizzarla nella strutturazione di operazioni di investimento, a valere su strumenti finanziari partecipativi (Sfp) nativi digitali. L’operazione consente pertanto alla Banca di stringere un’ulteriore partnership e di avvicinarsi ad un settore, quello della blockchain, in forte crescita, che presenta sinergie con il modello di business aziendale e in linea con l’evoluzione in corso delle esigenze del mercato.
Sandbox è una start-up specializzata nello sviluppo di soluzioni software innovative. Ha creato la piattaforma Fleap, un software basato su tecnologia blockchain hyperledger per emettere e scambiare asset digitali di natura finanziaria e non solo. Fleap si rivolge a quelle aziende che intendono digitalizzare la struttura societaria, fornendo servizi quali la digitalizzazione del libro soci delle s.p.a e delle s.r.l. e la gestione di eventi societari (aumenti di capitale, trasferimento quote, votazioni assembleari), garantendo l’incorruttibilità dei dati, la trasparenza e l’immutabilità del registro. Sandbox sta inoltre investendo su ulteriori progettualità, con la finalità di ampliare la propria gamma di servizi, e sta sviluppando un applicativo funzionale a semplificare i processi di investimento in start-up innovative, tramite “prodotti finanziari” digitali.
“Con quest’ultima operazione investiamo in nuove forme di tecnologia, la blockchain in particolare, a servizio delle imprese che intendono avviare un percorso di trasformazione digitale – ha sottolineato Hermes Bianchetti, responsabile divisione business di Banca Valsabbina -. Tramite la piattaforma Fleap le imprese possono efficientare e strutturare al meglio la gestione della governance aziendale e di operazioni sul capitale, sono inoltre allo studio ulteriori progettualità per sfruttare la blockchain al fine di innovare anche processi industriali, finanziari o di investimento. Sandbox è una realtà che vuole crescere e sviluppare nuovi servizi, con questa partnership ampliamo pertanto il nostro network, investendo ulteriormente in un percorso di innovazione”.
“L’ingresso di Banca Valsabbina nel nostro capitale è un traguardo decisivo e caratterizza la strategia di
sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale. La presenza di un soggetto istituzionale accresce la credibilità del
progetto e dell’ambiziosa roadmap che stiamo percorrendo”, ha aggiunto Thomas Iacchetti, ceo del board di
Sandbox, di cui fanno parte anche Andrea De Lodovici, Donato Pastore e Paolo Bucciol.