Ad agosto i tassi di interesse sui mutui, comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg), si sono collocati al 4,10%, lo 0,16% in più rispetto al mese di giugno. È quanto emerge dal report Banche e moneta, diffuso oggi dalla Banca d’Italia.
Era pari a 4,38% a gennaio, a 4,31% a febbraio, al 4,21% a marzo ed è sceso a 4,09% ad aprile, a 4,04% a maggio, a 4,02% a giugno, a 3,94% a luglio. Poi è risalito a 4,10% ad agosto
Taeg di mutui prestiti e credito al consumo
Anno 2024 | Taeg mutui | Taeg credito al consumo | Tassi nuovi prestiti a società non finanziarie |
Gennaio | 4,38% | 10,75% | 5,48% |
Febbraio | 4,31% | 10,59% | 5,34% |
Marzo | 4,21% | 10,61% | 5,26% |
Aprile | 4,09% | 10,59% | 5,3% |
Maggio | 4,04% | 10,66% | 5,38% |
Giugno | 4,02% | 10,29% | 5,26% |
Luglio | 3,94% | 10,51% | 5,28% |
Agosto | 4,10% | 10,50% | 5,13% |
Fonte: “Banche e moneta”, Banca d’Italia
Su SimplyBiz è disponibile anche il riepilogo dei dati della Banca d’Italia sull’andamento dei tassi e delle erogazioni nel 2023.
Percentuale di mutui a 1 anno sul totale
L’analisi segnala che ad agosto la quota di mutui con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata pari al 15%, in aumento dal 9% di luglio. Da inizio anno la percentuale si è progressivamente ridotta fino a luglio, per poi risalire ad agosto. Nel dettaglio, è passata dal 22% di gennaio al 17% a febbraio; al 14% a marzo e aprile; al 10% a maggio e giugno; al 9% a luglio. Ed è salita al 15% ad agosto. Era al 41% a dicembre 2023.
Gli altri tassi
Secondo il report di Palazzo Koch, ad agosto il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,50%, in linea con il mese precedente. Era pari a 10,75% a gennaio, a 10,59% a febbraio; a 10,61% a marzo; a 10,59% ad aprile; al 10,66% a maggio; al 10,29% a giugno; al 10,51% a luglio.
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari al 5,13%. Erano al 5,48% a gennaio; al 5,34% a febbraio; al 5,26% a marzo; al 5,3% ad aprile; al 5,38% a maggio; al 5,26% a giugno; 5,28% a luglio.
In particolare, ad agosto il Taeg sui prestiti per importi fino a 1 milione di euro è stato pari al 5,49% (5,78% a gennaio; 5,81% a febbraio; 5,73% a marzo; 5,7% ad aprile; 5,72% a maggio; 5,64% a giugno; 5,57% a luglio); mentre quello sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si è collocato al 4,91 5,1% (5,30% a gennaio; 5% a febbraio; 4,95% a marzo; 5,04% ad aprile; 5,14% a maggio; 5,04% a giugno; 5,12% a luglio).
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere si sono attestati all’1% (1% a gennaio; 1,02% a febbraio; 1,04% a marzo e aprile; 1,05% a maggio; 1,03% a giugno; 1,01% a luglio).
Prestiti ai privati: erogazioni -1,5% ad agosto
Continua a rallentare la contrazione dei finanziamenti ai privati. Ad agosto 2024 i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (Sebc), sono diminuiti dell’1,5% sui dodici mesi, rispetto al -1,6% di luglio.
La flessione era stata pari a 2,6% a gennaio; a 2,5% a febbraio; a 2,4% a marzo; a 2,2% ad aprile; 2% a maggio; -1,6% a giugno e luglio (-2,8% a dicembre 2023).
I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,6% (-1,3% a gennaio e febbraio; -1,4% a marzo; -1,2% ad aprile; -1% a maggio; -0,9% a giugno; -0,6% a luglio).
I prestiti alle società non finanziarie hanno registrato una flessione del 3,5% (-4% a gennaio; -3,8% a febbraio; -3,9% a marzo; -3,4% ad aprile; -3,1% a maggio; -3,4% a giugno; -3,9% a luglio).
Andamento erogazioni nel 2024
Anno 2024 | Prestiti ai privati | Prestiti alle famiglie | Prestiti a società non finanziarie |
Gennaio | -2,6% | -1,3% | -4% |
Febbraio | -2,5 % | -1,3% | -3,8% |
Marzo | -2,4% | -1,4% | -3,9% |
Aprile | -2,2% | -1,2% | -3,4% |
Maggio | -2% | -1% | -3,1% |
Giugno | -1,6% | -0,9% | -3,4% |
Luglio | -1,6% | -0,6% | -3,9% |
Agosto | -1,5% | -0,6% | -3,5% |
Fonte: “Banche e moneta”, Banca d’Italia
Depositi privati e raccolta obbligazionaria
Ad agosto i depositi del settore privato sono aumentati del 2% (-2% a gennaio; -1,2% a febbraio, variazione nulla a marzo; -1,6% ad aprile; -0,1% a maggio; +2,9% a giugno; +1,1% a luglio).
La raccolta obbligazionaria è invece aumentata del 12,5% (+21% a gennaio; +18% a febbraio; 18,7% a marzo; +21,6% ad aprile; +18,8% a maggio; +14,8% a giugno; 13,3% a luglio e +19,3% a dicembre 2023).