A dicembre i tassi di interesse sui mutui, comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg), sono diminuiti dello 0,10%, collocandosi a 4,82%; sono scesi anche quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati al 10,16%, rispetto al 10,27% di novembre, e quelli sui nuovi prestiti alle società non finanziarie (5,46% dal 5,59%). È quanto emerge dal report Banche e moneta, diffuso oggi dalla Banca d’Italia, che evidenzia come prosegua la stretta sul credito per le imprese.
Taeg di mutui prestiti e credito al consumo
Anno 2023 | Taeg mutui | Taeg credito al consumo | Tassi nuovi prestiti a società non finanziarie |
Gennaio | 3,95% | 9,79% | 3,72% |
Febbraio | 4,12% | 9,88% | 3,55% |
Marzo | 4,36% | 10,12% | 4,30% |
Aprile | 4,52% | 10,29% | 4,52% |
Maggio | 4,58% | 10,43% | 4,81% |
Giugno | 4,65% | 9,03% | 5,04% |
Luglio | 4,58% | 10,48% | 5,09% |
Agosto | 4,67% | 10,63% | 5,01% |
Settembre | 4,65% | 10,52% | 5,35% |
Ottobre | 4,72% | 10,45% | 5,46% |
Novembre | 4,92% | 10,27% | 5,59% |
Dicembre | 4,82% | 10,16% | 5,45% |
Fonte: “Banche e moneta”, Banca d’Italia
Mutui, tassi medi da inizio anno e percentuale di mutui a 1 anno sul totale
Secondo i dati della Banca d’Italia il Taeg medio sui mutui a gennaio si attestava al 3,95%. È poi salito 4,12% a febbraio, per arrivare a 4,36% a marzo, al 4,52% ad aprile, a 4,58% a maggio e a 4,65% a giugno, per tornare sui valori di maggio nel mese di luglio. Dopo uno stop a settembre con un 4,65%, sono tornati a salire, segnando un 4,72% a ottobre e un 4,92% a novembre. A dicembre sono scesi dello 0,10%, a 4,82%.
L’analisi segnala che a dicembre la quota di mutui con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno a settembre è stata pari al 41%, in discesa rispetto al 35% di ottobre (59% a gennaio, 46% a febbraio, 37% a marzo, 41% ad aprile, 29% a maggio, 41% a giugno, 27% a luglio e agosto, 20% a settembre, 35% a ottobre, 22% a novembre).
Gli altri tassi
Secondo il report di Palazzo Koch, a dicembre il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,16%, in diminuzione rispetto al 10, 27% di novembre. I valori medi sono stati pari al 9,79% a gennaio, al 9,88% a febbraio, al 10,12% a marzo, al 10,29% ad aprile, al 10,43% a maggio, al 9,03% a giugno, al 10,48% a luglio, al 10,63% ad agosto. Sono poi scesi progressivamente al 10,52% a settembre, al 10,45% a ottobre, al 10,27% a novembre e al 10,16% a dicembre.
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie si sono attestati al 5,45% a dicembre. Erano pari a 3,72% a gennaio; 3,55% a febbraio; 4,30% a marzo; 4,52% ad aprile; 4,81% a maggio; al 5,04% a giugno; 5,09% a luglio; 5,01% ad agosto; al 5,35% a settembre; al 5,46% a ottobre; 5,59% a novembre; 5,45% a dicembre.
In particolare, il Taeg sui prestiti per importi fino a 1 milione di euro è stato pari al 5,72%, in calo rispetto al 5,98% di novembre; mentre quello sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si è collocato al 5,28% (5,3% a novembre).
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono saliti allo 0,96% (0,95% a novembre).
Prestiti ai privati: erogazioni -2,8% a dicembre
Rallenta la stretta creditizia nei confronti dei privati. A dicembre i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (Sebc), sono diminuiti del 2,8 % sui dodici mesi. Il rallentamento delle erogazioni si è protratto per tutto il 2023 ma solo da aprile ha mostrato il segno meno. A gennaio si era registrata infatti una crescita pari all’1,6%, passata all’1,1% a febbraio e allo 0,3% a marzo. Ad aprile le erogazioni sono scese dello 0,5%, per poi contrarsi dell’1,1% a maggio. Hanno poi registrato un -1,7% a giugno; -2,3% luglio; -3,4% ad agosto; -3,6% a settembre; -3,1% a ottobre e -3,2% a novembre. A dicembre sono scesi del 2,8%.
I prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,3% sui 12 mesi. La flessione risulta più marcata se si prendono in considerazione i dati diffusi dalla Banca d’Italia da inizio anno, con la crescita attestatasi al 3% a gennaio, al 2,5% a febbraio, all’1,9% a marzo, all’1,4% ad aprile e a 0,8% a maggio e ridottasi poi allo 0,2% a giugno. A luglio primo segno meno, con una flessione dello 0,3%, accentuatasi ad agosto con un -0,6%, a settembre con -0,9%, a ottobre con -1,1%, a novembre con -1,2% e a dicembre -1,3%.
I prestiti alle società non finanziarie hanno registrato una flessione del 3,6%, in miglioramento rispetto al -4,8%di novembre (0,1% a gennaio, -0,5% a febbraio, -1,1% a marzo, -1,9% ad aprile, -2,9% a maggio; -3,2% a giugno; -4% a luglio; -6,2% ad agosto; -6,7% a settembre; -5,3% a ottobre; -4,8% a novembre).
Andamento erogazioni nel 2023
Anno 2023 | Prestiti ai privati | Prestiti alle famiglie | Prestiti a società non finanziarie |
Gennaio | +1,6% | +3% | 0,1% |
Febbraio | +1,1% | +2,5% | -0,5% |
Marzo | +0,3% | +1,9% | -1,1% |
Aprile | -0,5% | +1,4% | -1,9% |
Maggio | -1,1% | +0,8% | -2,9% |
Giugno | -1,7% | +0,2% | -3,2% |
Luglio | -2,3% | -0,3% | -4% |
Agosto | -3,4% | -0,6% | -6,2% |
Settembre | -3,6% | -0-9% | -6,7% |
Ottobre | -3,1% | -1,1% | -5,3% |
Novembre | -3,2% | -1,2% | -4,8% |
Dicembre | -2,8% | -1,3% | -3,6% |
Fonte: “Banche e moneta”, Banca d’Italia
Depositi privati -3,1%. Raccolta obbligazionaria +19,3%
A dicembre i depositi del settore privato sono diminuiti del 3,1%. Si sono mantenuti in area negativa per tutto l’anno: -1,8% a gennaio, -2,3% a febbraio, -3,2% a marzo, -3,4% ad aprile, -4,3% a maggio e giugno; 6,5% a luglio; -5,4% ad agosto; -3,5% a settembre; -5% a ottobre; -4,1% a novembre; -3,1% a dicembre.
La raccolta obbligazionaria è aumentata del 19,3% a dicembre. Era cresciuta dello 0,7% a gennaio; 3,9% a febbraio; 8,9% a marzo; 9,4% ad aprile; 13,2% a maggio; 16,1% a giugno; 17,5% a luglio; 18,5% ad agosto; 18,4% a settembre; 17,9% a ottobre; 19,7% a novembre; 19,3% a dicembre.