Banca d’Italia, Signorini: “Perdite su crediti potrebbero raddoppiare nel prossimo biennio. Ma redditività del sistema bancario resterà adeguata”

Federico Signorini, direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'IvassNel biennio 2023 – 2024 le perdite su crediti potrebbero raddoppiare rispetto a quest’anno. A prevederlo sono gli analisti della Banca d’Italia, che attribuiscono il rischio per circa metà al rialzo dei tassi sui prestiti a famiglie e imprese e per il resto direttamente o indirettamente al rallentamento congiunturale. Ad annunciarlo è stato oggi Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass questa mattina nel corso della 54ma giornata del credito.

Il rialzo dei tassi, specie se accompagnato da un peggioramento congiunturale, potrà incidere sulla capacità dei debitori di onorare i pagamenti, e quindi sulla qualità del credito bancario. Questo effetto si manifesta di regola con un certo ritardo, e per il momento non se ne vedono chiari segni. Più avanti, tuttavia, è ragionevole attendersi una crescita delle perdite su crediti”, ha affermato. In ogni caso, “sebbene l’aumento non sia trascurabile, dato il livello di partenza molto contenuto esso lascerebbe il livello delle rettifiche su valori ancora ben lontani dai picchi raggiunti dopo la crisi finanziaria e quella dei debiti sovrani”.

Tutto considerato, secondo Signorini, pur tenendo conto del fatto che i costi operativi, significativamente scesi negli ultimi anni, dovrebbero tornare a crescere, riflettendo il brusco rialzo dell’inflazione, e pur con tutta l’alea che circonda qualsiasi previsione in tempi tanto incerti, ci sono oggi le premesse perché il sistema bancario italiano possa conseguire una redditività adeguata nel prossimo futuro.

In conclusione del suo discorso nel convegno della 54ma giornata del credito, Signorini ha dichiarato che le banche sono chiamate a non far mancare all’economia il sostegno di un credito accorto. Le premesse ci sono: “bilanci in ordine, patrimonio adeguato, crediti inesigibili pari a una frazione di quelli di dieci anni fa. Chi allora avesse potuto antivedere la situazione di oggi, mantenuta e anzi rafforzata nonostante due crisi delle proporzioni che conosciamo, se ne sarebbe forse meravigliato. Vada il merito a chi le ha guidate, al mercato che le ha spronate, e magari (se mi è consentito) in qualche misura alle autorità che le hanno regolate e vigilate”, ha chiosato.