Entrano in vigore oggi le soglie di usura che i finanziamenti non dovranno superare nel secondo trimestre 2022. I valori, diffusi dalla Banca d’Italia, sono stati calcolati sulla base dei Tassi effettivi globali medi (Tegm) applicati nel quarto trimestre 2021 dagli intermediari, rilevati su delega del ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della Legge n.108/96 (antiusura) in base alle categorie omogenee di operazioni definite annualmente dal Mef stesso.
A fini informativi, la Banca d’Italia ha inoltre reso noti i valori medi dei compensi di mediazione percepiti nel quarto trimestre 2021 dai mediatori creditizi autorizzati, aggregati in tre categorie di operazioni: finanziamenti alle imprese, finanziamenti alle famiglie e mutui ipotecari. La legge n.108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui il compenso richiesto o incassato risulti sproporzionato rispetto all’opera di mediazione prestata, senza tuttavia stabilire una soglia.
Compensi di mediazione percepiti tra ottobre e dicembre 2021
Il compenso di mediazione percepito nel quarto trimestre 2021 dai mediatori creditizi in percentuale rispetto al capitale finanziato, è stato pari a
- 1,04% sui finanziamenti alle imprese (aperture di credito, anticipi e sconti, factoring, leasing, altri finanziamenti alle imprese);
- 5,44% per i finanziamenti alle famiglie (crediti personali, finalizzati, revolving, cessioni del quinto dello stipendio e della pensione e altri finanziamenti alle famiglie);
- 1,52% per i mutui ipotecari.
Soglie di usura in vigore da aprile a giugno 2022
In particolare, le soglie di usura per il secondo trimestre 2022 saranno pari al:
- 6,4875% per i mutui ipotecari a tasso fisso (Tegm, 1,99%).
- 6,8375% per i mutui a tasso variabile (Tegm, 2,27%).
- 17,75% per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione fino a 15.000 euro (Tegm, 11%).
- 12,775% per le cessioni del quinto che superano i 15.000 euro (Tegm, 7,02%).
Di seguito la tabella della Banca d’Italia.