La Banca d’Italia ha comunicato oggi le soglie di usura valide per il terzo trimestre 2021. I limiti per i tassi dei mutui risultano in salita rispetto al trimestre precedente. I valori vengono calcolati sulla base dei Tassi effettivi globali medi (Tegm) applicati nel primo trimestre 2021 dagli intermediari, rilevati su delega del ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della Legge n.108/96 (antiusura) in base alle categorie omogenee di operazioni definite annualmente dal Mef stesso.
A fini informativi, la Banca d’Italia ha inoltre reso noti i valori medi dei compensi di mediazione percepiti nel primo trimestre 2021 dai mediatori creditizi autorizzati, aggregati in tre categorie di operazioni: finanziamenti alle imprese, finanziamenti alle famiglie e mutui ipotecari. La legge n.108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui il compenso richiesto o incassato risulti sproporzionato rispetto all’opera di mediazione prestata, senza tuttavia stabilire una soglia.
Compensi di mediazione percepiti tra gennaio e marzo 2021
Il compenso di mediazione percepito nel primo trimestre 2021 dai mediatori creditizi in percentuale rispetto al capitale finanziato, è stato pari a
- 1,14% sui finanziamenti alle imprese (aperture di credito, anticipi e sconti, factoring, leasing, altri finanziamenti alle imprese);
- 5,06% per i finanziamenti alle famiglie (crediti personali, finalizzati, revolving, cessioni del quinto dello stipendio e della pensione e altri finanziamenti alle famiglie);
- 1,38% per i mutui ipotecari.
Soglie di usura in vigore da luglio a settembre 2021
In particolare, le soglie di usura per il secondo trimestre 2021 saranno pari al:
- 6,325% per i mutui ipotecari a tasso fisso (Tegm, 1,86%). Il valore massimo si attestava rispettivamente a 6,25%, con una soglia dell’1,80% nel secondo trimestre 2021;
- 6,775% per i mutui a tasso variabile (Tegm, 2,22%). In lieve discesa rispetto al periodo aprile-giugo, quando il tasso soglia era pari a 6,825% e il Tegm a 2,26%;
- 17,7% per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione fino a 15.000 euro (Tegm, 10,96). Nel secondo trimestre si attestava a 18% (Tegm era al 11,2%)
- 13,175% per le cessioni del quinto che superano i 15.000 euro (Tegm, 7,34%). La soglia di usura era pari a 13,3625% nel trimestre precedente, a fronte di un Tegm del 7,49%.
Di seguito la tabella della Banca d’Italia.