Banche: a rischio 20.000 posti di lavoro e oltre 2.700 sportelli

“Alla ripresa del lavoro autunnale, mi aspetto che cerchino di trovare il modo per espellere almeno 20.000 lavoratori: a questo progetto folle ci opporremo con ogni nostra forza”. È l’allarme lanciato oggi da Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani dalle pagine di Repubblica.

Voci di corridoio parlano di 19.000 esuberi e della chiusura di oltre 2.700 sportelli bancari entro il 2015. Il settore bancario conta attualmente 330.000 dipendenti e già l’anno scorso sono stati 35.000 i lavoratori che hanno lasciato il proprio posto, tra prepensionamenti volontari e incentivati.

Venerdì è previsto un incontro tra i sindacati e il Monte dei Paschi di Siena; successivamente sarà la volta della Banca popolare di Milano e di Ubi Banca; a settembre, infine, toccherà a Unicredit e Intesa Sanpaolo.

“Abbiamo firmato da pochi mesi un contratto di lavoro collettivo difficile, ora ci aspettiamo che venga rispettato e applicato integralmente, nelle trattative in corso; non servono altri accordi nazionali” , ha dichiarato Agostino Megale, segretario generale della Fisac-Cgil.

I sindacati attendono ora la pubblicazione del decreto attuativo sugli ammortizzatori sociali nel settore del credito, che disciplinerà il nuovo Fondo e l’applicazione dei contratti di solidarietà.