Oltre 3800 domande, presentate da 140 banche nel solo mese di marzo, per assunzioni a tempo indeterminato, anche con apprendistato, o stabilizzazioni di rapporti a termine.
Sono i primi numeri del Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione (Foc), che ha avviato la fase di erogazione delle prestazioni per favorire la creazione di nuova occupazione stabile e garantire una riduzione di costi alle imprese che procedono ad assunzioni a tempo indeterminato.
In un periodo in cui la disoccupazione, soprattutto giovanile, ha raggiunto cifre impressionanti, il Fondo, spiega una nota dell’Abi, rappresenta una risposta concreta per sostenere la ripresa. E infatti, Il comitato di gestione di Enbicredito – ente bilaterale nazionale attraverso il quale è gestito il Foc – ha già accolto quasi 1000 domande, deliberando finanziamenti per oltre 7.000.000 di euro.
Ciascuna azienda riceve un contributo complessivo di 7.500 o 9.000 euro in un triennio per ciascuna assunzione di giovani disoccupati, cassaintegrati o in mobilità, disabili, donne e persone residenti nel Mezzogiorno; cioè le fasce di persone socialmente più deboli in Italia.
Il Fondo utilizza una dotazione economica interamente raccolta con il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, incluse le figure apicali delle mondo bancario. Anche in questo caso non vi sono oneri per la finanza pubblica, come avviene da tempo per il Fondo di Solidarietà che gestisce gli esuberi dei dipendenti bancari, assicurando un reddito e minimizzando gli impatti sociali per i lavoratori.