Le motivazioni, secondo gli istituti di credito coinvolti nella survey, sarebbero da ricercare nell’incapacità, da parte dei cittadini, di garantire il deposito necessario per completare la richiesta di mutuo: un’incapacità figlia dell’incertezza che regna sovrana nel contesto economico internazionale e non lascia presagire una ripresa.
E nonostante la tenuta del mercato dei mutui buy-to-let nell’ultima parte dell’anno appena trascorso, gli analisti di Bank of England ritengono probabile, per il primi trimestre di quest’anno, un sensibile calo nelle vendite di questa particolare tipologia di prodotto.
Un altro elemento che fa riflettere è la disponibilità di credito: le banche, nell’ultimo trimestre del 2011, non attuate politiche più severe a livello di erogazione rispetto ai trimestri precedenti lasciando stanzialmente stabile la quota di credito garantito per le famiglie. Va da sé che l’assenza di fiducia dei consumatori ha bloccato la domanda, pur se, rispetto alla survey precedente della Bank of England, le previsioni indicavano un aumento del credito disponibile che, di fatto, non c’è stato.
Le banche sono concordi nel sottolineare che condizioni più rigide nella concessione dei finanziamenti e le previsioni di calo dei prezzi dei prezzi delle case avrebbero un impatto negativo nella definizione dei budget di credito dei singoli istituti.
Secondo le previsioni, nel corso del 1Q del 2011 dovrebbe aumentare, seppur sensibilmente, il credito assicurato, con molte banche che stanno valutando la possibilità di offrire LTV più alti e tipologie innovative di prodotto che coinvolgono anche i costruttori per mitigare le possibilità di rischio. Staremo a vedere.
Le banche hanno poi confermato che il tasso di default sui prestiti garantiti è sceso nel 4Q del 2011 e prevedono un ulteriore calo in questo trimestre appena iniziato.