Banco popolare, approvato il bilancio 2011

Commentando i risultati relativi al 2011, l’amministratore delegato Pier Francesco Saviotti ha detto di essere soddisfatto, malgrado il passivo del gruppo, di 2,2 miliardi di euro. “In realtà – ha precisato – si tratta di una voce legata alla svalutazione dopo l’avviamento avvenuto in seguito alla fusione con la Banca Popolare Italiana (Lodi). Una voce solo contabile. L’utile netto sarebbe di 574 milioni, contro i 308 del 2010”. E il presidente Carlo Fratta Pasini, parlando del contesto economico generale, ha sottolineato che dopo la fusione di tutte le banche del gruppo in Banco Popolare, non è venuta meno la mission: “I risultati del 2011 non hanno deteriorato il modello localistico. Al contrario abbiamo operato per essere ancora più presenti e lo dimostriamo con la creazione dei comitati consultivi”.

“Sono contento di quanto fatto nel 2011 – ha aggiunto il presidente – e mi viene spontaneo affermare che il risultato della gestione 2011 è più che dignitoso, soprattutto considerato il negativo contesto economico in cui abbiamo operato e i retaggi del passato che ancora oggi influiscono sulla nostra attività. Abbiamo chiuso un aumento del capitale da due miliardi senza che il Consorzio di garanzia abbia dovuto accollarsi un euro. Abbiamo presentato al mercato un piano industriale importante, che è poi andato a farsi benedire per quanto concerne l’aspetto economico”, ma con il nuovo assetto organizzativo “abbiamo salito qualche gradino nella scala della qualità”. Secondo Saviotti, comunque, il 2011 “è già il passato, perché il presente ci impone di accelerare sempre di più tutte le iniziative tese a migliorare liquidità, capitale, credito e redditività, che sono le aree più “attenzionate” dagli analisti e dalla società di rating. Da qui il 2012 ci vedrà sempre più impegnati”.