Banco Popolare: approvato l’aumento di capitale di 1,5 miliardi di euro; approvato il raggruppamento delle azioni meno una nuova azione ogni 10 azioni

Banco Popolare LogoL’assemblea straordinaria dei soci del Banco Popolare ha approvato a grande maggioranza l’operazione di aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro, mediante emissione di azioni ordinarie da offrire a pagamento in opzione agli azionisti, e il raggruppamento delle azioni ordinarie Banco Popolare nel rapporto di 1 nuova azione ogni 10 azioni ordinarie esistenti.

Con riferimento all’Aumento di Capitale, spiega una nota, l’Assemblea ha approvato:

· l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, della facoltà di aumentare, a pagamento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale, entro il periodo di 24 mesi dalla data dell’odierna deliberazione, per un importo massimo complessivo di Euro 1,5 miliardi, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie da offrire a pagamento in opzione agli azionisti, con ogni più ampia facoltà per il Consiglio di Amministrazione di stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati, modalità, termini e condizioni dell’operazione, ivi incluso il prezzo di emissione delle nuove azioni (compreso l’eventuale sovrapprezzo) e il godimento; il prezzo di emissione potrà essere pari al prezzo teorico ex diritto (theoretical ex right price – TERP) delle azioni ordinarie di Banco Popolare, calcolato secondo le metodologie correnti e scontato nella misura che sarà stabilita dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle condizioni di mercato prevalenti al momento del lancio effettivo dell’operazione, dell’andamento dei corsi di Borsa dell’azione ordinaria Banco Popolare, dell’andamento economico, patrimoniale, finanziario, reddituale e prospettico di Banco Popolare e del Gruppo nonché della prassi di mercato per operazioni similari; in ogni caso il prezzo di emissione, tenuto conto anche dell’eventuale sovrapprezzo, potrà anche essere inferiore alla parità contabile delle azioni in circolazione alla data dell’esecuzione dell’aumento, ma – beninteso – non inferiore alla parità contabile delle azioni di nuova emissione;

· la modifica dell’art. 7 dello Statuto sociale, conseguente alla deliberazione precedente, da attuarsi mediante l’inserimento di un nuovo undicesimo comma in cui vengono fissati i termini con cui l’Assemblea straordinaria ha attribuito la facoltà al Consiglio di Amministrazione di aumentare il capitale sociale;

· il conferimento al Consiglio di Amministrazione e per esso al Presidente, all’Amministratore Delegato nonché al Direttore Generale, anche disgiuntamente tra loro, nei limiti di legge – fermo il carattere collegiale dell’esercizio della delega ai sensi dell’art. 2443 del codice civile – ogni e più ampio potere per provvedere alla completa attuazione delle deliberazioni precedenti.

Già autorizzata da parte della Banca d’Italia, subordinatamente all’ottenimento delle residue autorizzazioni da parte delle competenti Autorità, si prevede che l’operazione di aumento di capitale in opzione possa essere realizzata entro il primo semestre 2014.

L’operazione di Aumento di Capitale è assistita da un consorzio di garanzia i cui componenti si sono impegnati nei confronti del Banco Popolare a sottoscrivere l’aumento di capitale per l’intera parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell’offerta. Nell’ambito del consorzio di garanzia, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UBS Investment Bank agiranno in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Mediobanca è anche advisor finanziario.

L’aumento di capitale è, in primo luogo, finalizzato al rafforzamento della struttura patrimoniale del Banco Popolare e recepisce le indicazioni dell’Organo di Vigilanza, da ultimo anche in relazione a quanto indicato nella Raccomandazione emanata dall’European Banking Authority  lo scorso 22 luglio 2013, con le quali veniva suggerito al Banco Popolare di innalzare la propria dotazione patrimoniale, per quanto i coefficienti risultassero già superiori al minimo richiesto dalla normativa prudenziale entrata in vigore dal 1 gennaio 2014, in modo da allinearla alle best practices dell’attuale mercato.

L’operazione di aumento di capitale, unitamente alle operazioni di incorporazione delle controllate Credito Bergamasco e Banca Italease, consentirà al Gruppo di raggiungere  un Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) pari al 12,9% calcolato tenendo conto delle disposizioni transitorie. Il CET1 ratio calcolato sulla base delle regole che saranno in vigore al termine del periodo transitorio (c.d. CET1 ratio fully phased) sarà pari al 10,8% e quindi anche in tale prospettiva ampiamente superiore ai livelli obiettivo.

L’ ampio margine di dotazione patrimoniale consentirà al Banco Popolare di affrontare con tranquillità: la valutazione completa delle condizioni delle banche promossa dalla BCE a fine ottobre 2013 (Comprehensive Assessment); la Asset Quality Review; il successivo stress test cui saranno sottoposte, quest’anno, le banche destinate alla vigilanza diretta della BCE.

La raggiunta solidità patrimoniale consentirà al Banco Popolare di migliorare il proprio posizionamento all’interno del mercato finanziario nazionale, di beneficiare del miglioramento del proprio rating e della conseguente riduzione del costo del funding. In questo modo potrà riacquistare i margini necessari per sviluppare in modo incisivo l’attività creditizia, soprattutto a vantaggio delle famiglie e delle imprese dei territori di riferimento, e accrescere qualità e capacità distributiva dei servizi e dei prodotti offerti alla clientela. In tale ottica l’aumento di capitale potrà armonizzarsi con gli obiettivi del Piano Industriale 2014-2016/2018.

Per quanto riguarda il raggruppamento delle azioni ordinarie del Banco Popolare l’Assemblea Straordinaria ha approvato:

· il raggruppamento delle azioni ordinarie Banco Popolare in circolazione nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria avente godimento regolare ogni 10 azioni ordinarie esistenti a far data dal termine che sarà concordato con Borsa Italiana S.p.A. e con le altre Autorità competenti, comunque antecedente all’avvio dell’offerta in opzione dell’aumento di capitale. Al fine di facilitare la gestione di eventuali resti che dovessero derivare dall’operazione di raggruppamento, si provvederà a mettere a disposizione degli azionisti un servizio per il trattamento delle eventuali frazioni di azioni non raggruppabili, sulla base dei prezzi ufficiali di mercato e senza aggravio di spese, bolli o commissioni;

· di conferire al Consiglio di Amministrazione e per esso al Presidente, all’Amministratore Delegato nonché al Direttore Generale, anche disgiuntamente tra loro, nei limiti di legge, ogni e più ampio potere per la completa esecuzione della deliberazione stessa;

· di modificare l’art. 7 dello Statuto sociale, in conseguenza della deliberazione che precede, mediante un’integrazione del comma 10 e l’inserimento di un nuovo dodicesimo ed ultimo comma con cui vengono fissati i termini, le modalità e gli effetti dell’operazione di raggruppamento;

· di adeguare, in conseguenza delle deliberazioni di raggruppamento azionario che precedono, da 1.000 (mille) a 100 (cento) il numero di azioni richiesto ai fini dell’ammissione a socio, mediante modifica dell’art. 10, comma 1, dello Statuto sociale.

Sebbene il raggruppamento delle azioni sia di per sé finanziariamente neutro, dalla sua realizzazione potrebbero conseguire alcuni potenziali benefici, tra cui, qualora dovesse – come previsto – essere realizzato prima dell’aumento di capitale approvato, una maggiore efficienza nella gestione amministrativa delle azioni, il cui numero è destinato ad aumentare a seguito dell’aumento di capitale.