Il risultato negativo a livello di ultima riga è ascrivibile esclusivamente alla volatilità del merito creditizio attribuito al Banco Popolare misurata sulla base delle quotazioni di mercato dello specifico credit default swap. L’impatto delle variazioni del proprio merito creditizio pesa negativamente sui risultati del primo trimestre per 212 milioni (78 milioni l’impatto negativo sul corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Considerando anche tale impatto il trimestre si chiude con un risultato netto negativo pari a 109 milioni.
La raccolta diretta al 31 marzo 2012 ammonta a 96,6 miliardi ed evidenzia un decremento del 3,6% rispetto ai 100,2 miliardi del 31 dicembre 2011 (- 7,8% la variazione rispetto al 31 marzo 2011). Il calo della raccolta è dovuto principalmente alla sostituzione di forme di raccolta a breve termine più onerosa (i.e. operazioni di pronti contro termine) con la raccolta interbancaria messa a disposizione dalla Bce a 3 anni. La riduzione trova, inoltre, giustificazione nel progressivo rimborso dei titoli obbligazionari emessi da parte di Banca Italease e nell’operazione di buy back dei propri strumenti di capitale perfezionata nel corso del primo trimestre. Escludendo la componente dell’aggregato riferita a Banca Italease, le masse raccolte segnano un calo del 2,5% rispetto a inizio anno (-5,7% la riduzione rispetto al 31 marzo 2011).
La raccolta indiretta ammonta a 68,3 miliardi, in crescita del 6,1% rispetto ad inizio anno, ma in calo del 9,8% rispetto al 31 marzo 2011. L’incremento registrato nel trimestre è principalmente imputabile al rialzo delle
quotazioni di mercato registrate nel trimestre. La raccolta amministrata raggiunge a fine periodo i 41,5 miliardi in crescita del 9,5% (-8,5% la variazione su base annua). La raccolta gestita ammonta a 26,8 miliardi ed evidenzia un incremento dell’1,2% (- 11,7% la variazione su base annua).
Gli impieghi lordi ammontano a 97,9 miliardi ed evidenziano un incremento dello 0,4% rispetto ad inizio anno (-2,8% la diminuzione rispetto al 31 marzo 2011). Escludendo gli impieghi di Banca Italease, pari a 8,9 miliardi (-2,3% rispetto ad inizio anno e -14,2% su base annua), l’aggregato evidenzia una crescita dello 0,6% rispetto a inizio anno.
Resta confermato l’orientamento del Banco Popolare a sostenere il fabbisogno della propria clientela “core”. Gli impieghi nei confronti delle famiglie crescono su base annua del 2,4%. La riduzione delle esposizioni creditizie nei confronti dei piccoli operatori economici e delle medie imprese (rispettivamente -3,2% e -5,9% su base annua) è imputabile al calo della domanda di credito.